Se un blogger è bravo può guadagnare bene, ma soprattutto può far guadagnare l’azienda che lo ingaggia. Il blog è infatti un potente strumento di marketing e in forte espansione: i blog attivi nel mondo sono più di 156 milioni e in Italia se ne contano ben 500 mila.
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I dati di una recente ricerca condotta da una nota agenzia di comunicazione milanese, insieme a 30 docenti universitari italiani di sociologia e marketing, hanno dimostrato come quella del blogger è una professione in ascesa. Pierluigi Musarò, professore di sociologia presso l’Università di Bologna ha affermato: “Sempre più aziende si affidano a blogger per sfruttare il fattore storytelling e dunque l’esperienza emozionale del passaparola”. Ma la strada per diventare un blogger professionista non è semplice. Oltre a possedere capacità di scrittura avanzate (tecniche e creative), il blogger deve conoscere e utilizzare i social media. E possedere discrete conoscenze in ambito SEO.
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Oggi il successo di un blog dipende dalla capacità del blogger di aumentare le visite, sfruttando le interazioni che si creano sulle piattaforme social correlate (facebook, linkedin, twitter, ecc.) dove vengono pubblicati i contenuti. In Italia i settori in cui il blogging va davvero forte sono la moda e il food, ma non ci dimentichiamo il settore hi-tech, dove esistono vere e proprie “star” come Salvatore Aranzulla. Un mio consiglio per diventare bravi blogger? Non cercate di parlare a tutti, ma individuate una nicchia di lettori per intavolare con loro un dialogo duraturo e autentico.