Il crollo dei consumi si combatte con Internet e offerte speciali

di Tullio Matteo Fanti

Pubblicato 29 Marzo 2013
Aggiornato 12 Febbraio 2018 19:33

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La media e piccola distribuzione scelgono sempre più Internet e le offerte speciali per combattere il crollo dei consumi; parallelamente, cresce il numero dei negozi online, con un +24% di negozi sbarcati su Internet rispetto al 2011.

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Se la grande distribuzione può contare sul ritorno garantito da 12 miliardi di dépliant pubblicati ogni anno, gli esercenti più piccoli hanno così trovato nel web una nuova possibilità  di raggiungere i consumatori, in grado di abbattere i costi costi e raggiungere al contempo un pubblico più ampio

Secondo Andrea Di Cienzo, direttore marketing e commerciale di TamTamOfferte.com, sono ben 9.000 oggi i punti vendita che pubblicano annunci attraverso il suo portale dedicato ai prodotti in promozione.

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La piccola e media distribuzione cavalca quindi l’onda dell’info-commerce, ovvero la pratica di programmare la spesa confrontando online prezzi e prodotti, utilizzata ormai dal 94% degli utenti del web. Nel 2010, il valore delle merci ricercate online attraverso questa tipologia di portali e poi acquistate nel mondo reale ha raggiunto 17 miliardi di euro; una spesa di 600 euro per utente.

Non si tratta soltanto di un vantaggio numerico: secondo Di Cienzo, i portali specializzati in gestione e organizzazione degli sconti sono in grado di interpretare e prevedere l'andamento della domanda, con indubbi benefici per il commerciante al momento di incanalare l'offerta; senza contare la loro capacità  di incanalare le informazioni e indirizzarle verso le persone realmente interessate.

«E' una formula di successo perché oltre al risparmio ecologico e di carta, porta ad una spesa più oculata per l'acquirente e fornisce alla distribuzione un'analisi statistica sui prodotti potenzialmente acquistabili in una determinata città . Infine, nell'ultimo mese, oltre 200mila utenti hanno stampato la lista della spesa compilata sul portale: un ulteriore strumento in mano ai commercianti per verificare, con un margine di errore minimo, l'efficacia del servizio».