DMA Italia (Direct Marketing Association) ha presentato i risultati della prima ricerca sul mercato del Direct Marketing in Italia, che ha preso in considerazione un eterogeneo panel di aziende, dalla grande industria fino alle Pmi. Search Marketing e Web Advertising sono usati dal 50% degli imprenditori esaminati, ma il 38% punta ancora sulla pubblicità cartacea, direct mail e attività outdoor. Si crede sempre meno alla pubblicità televisiva che, pur mantenendo investimenti ancora elevati, è indicata come prioritaria solo dal 18% del campione.
Ancora scarso l'approccio ai dispositivi mobili e la radio che è in netta perdita (gli investimenti futuri scenderanno del 2,4%).
E sul da farsi non c’è visuale univoca.
Il 56%, infatti, manterrà inalterati gli investimenti, solo il 25% intende accrescerli in modo significativo e il 17% non ha ancora deciso come comportarsi.
IAB Italia ha invece riportato in questi giorni le previsioni dell’Osservatorio eCommerce B2c Netcomm-Politecnico di Milano. Nonostante la crisi, l’eCommerce italiano si rivela protagonista ed è cresciuto del 20% nel 2011, raggiungendo quota 8 miliardi, sia a livello vendite dei prodotti, sia dei servizi.
Il commercio elettronico è un’arma in più per le imprese italiane che competono a livello internazionale, pur considerando che in Italia vale un sesto di quello inglese (51 miliardi), un quarto di quello tedesco (34 miliardi) e meno della metà di quello francese.
L'abbigliamento, il turismo e l’acquisto di prodotti informatici e di elettronica di consumo guidano la classifica, mentre nel settore dei servizi spiccano i buoni risultati delle assicurazioni (+ 22%).
Da notare l'esplosione degli acquisti via mobile commerce che sono passati da 26 a 81 milioni di euro nell'ultimo anno, con un incremento del 210%.
Walter Bonanno, Advertising Director Italy di Populis, concentra il focus sulle piccole e medie imprese che devono entrare più efficacemente nel mondo dell’Online Advertising.
Social Network, eCommerce e Mobile stanno crescendo e occorre sfruttare la mobilità a tutti i livelli: non solo telefono, ma anche pc collegato in mobilità e tutti i device come tablet e Ipad vanno usati sinergicamente.
Infine, le imprese possono puntare sui social network; non solo Facebook e Twitter, ma anche sull'informazione partecipata che gravita intorno ai blog, già molto affermati all'estero, e che cominciano ad essere un valore aggiunto per la comunicazione d'impresa anche in Italia.