Ora che Google Pages ha aperto la strada al business su Google Plus, la domanda appare più che mai legittima: è il caso di investire risorse ed energia per aprire una pagina commerciale (anche) su Google+?
La risposta ovviamente non è univoca e può essere molto soggettiva; il punto, vista la giovane età del servizio, è capire cosa Google Pages attualmente offre e soprattutto cosa non offre rispetto alla concorrenza, per capire se sia meglio concentrare le proprie energie su Facebook o dare un po’ di fiducia a Google; da non dimenticare inoltre le potenzialità di quanto Pages e l’intero ecosistema di Mountain View possono e potranno offrire dal punto di vista business.
Iniziamo dai numeri: Google+ ha un bacino utenti che nelle migliori delle ipotesi raggiunge cifra 50 milioni, contro gli 800 e passa milioni di utenti attivi dal lato Facebook. Una differenza veramente notevole che sposta senza lasciare dubbi l’ago della bilancia verso Mark Zuckerberg; a questo punto, aprire una pagina commerciale su Google+ diventa più che altro una questione di fiducia, considerando anche che…
…sono ancora molte le manchevolezze del servizio: le pagine sono ancora scarsamente personalizzabili e non vi è la possibilità di nominare più amministratori di sistema per una singola pagina, una manchevolezza di rilievo per chi ragiona in un’ottica business. Inoltre, non c’è ancora un vero supporto alla vendita dei prodotti; manca la possibilità di lanciare promozioni e contest oppure di offrire coupon direttamente attraverso le Pagine del servizio. Una vera manchevolezza per chi è abituato a Facebook e per i brand.
A questo punto, per decidere di investire in una Pagina di Google+ occorre che scatti la fiducia, fiducia che quanto stanno facendo i tecnici di Mountain View è solamente afflitto da manchevolezze dovute alla gioventù e fiducia nelle potenzialità dell’ecosistema Google. Fiducia quindi nel motore di ricerca più importante al mondo e ai suoi vantaggi in termini di posizionamento delle Pagine, fiducia nell’integrazione con le Google App, in Google Maps e nell’advertising gestito dal gruppo, fiducia che tutto questo e il molto altro che arriverà , unito al nostro e altrui entusiasmo, crei presto una scintilla in grado di accendere il motore business di Google Plus.
Se la fiducia manca, è bene comunque ascoltare in silenzio la voce della propria mission aziendale e se questa porta verso Google+, rafforzarla con quanto di buono esso già porta, come ad esempio il sistema Direct Connect, grazie al quale cercare realtà presenti in Google Plus aggiungendo un semplice “+” in fronte ai termini inseriti. Altrimenti, meglio andare sul sicuro e puntare direttamente sul re dei social network; d’altronde, il target medio dei consumatori non è ancora disposto a tenere sott’occhio ben 2 network sociali, perché infliggere loro tanta pena?