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Il Web traina le vendite, l’esempio Nomesia

di Noemi Ricci

Pubblicato 24 Settembre 2010
Aggiornato 12 Febbraio 2018 19:33

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La crisi è finita (… almeno così dicono gli esperti, che sperano in un futuro più roseo rispetto ai mesi appena trascorsi) ma per le piccole e medie imprese non è sufficiente il parere di qualche autorevole economista: è necessario che ripartano le vendite.

Il problema è che gli ultimi due nefasti anni hanno scoraggiato gli acquisti, e il numero di clienti è sceso considerevolmente!
Ora, quindi, si devono recuperare i clienti o trovarne di nuovi, ovviamente considerando la mancanza di liquidità  diffusa e il comunque ancora particolare momento economico.

Per questo il Web, notoriamente economico, può diventare il vero traino delle vendite, grazie alla sua capacità  di connettere insieme domanda e offerta. L’esempio del boom degli acquisti di viaggio online ne è un esempio.

D'altronde, i numeri sono inequivocabili: 1,2 miliardi gli utenti online nel mondo, 300 milioni in Europa e 23,835 milioni in Italia.

Nonostante la strategicità  del canale Internet, le imprese italiane non sembrano avere attitudini particolarmente spiccate per le nuove tecnologie dell’informazione e risultano in questo senso svantaggiate rispetto alle concorrenti compagini internazionali.

Per questo motivo le soluzioni web diventano spesso un servizio, curato da chi padroneggia meglio la materia.

E' il caso di una recente start-up creata da un gruppo di giovani ingegneri ed economisti laureati al Politecnico di Torino e alla Bocconi di Milano, Nomesia.

Il principale compito aziendale di Nomesia è quello di offrire i giusti contatti commerciali, sulla base delle informazioni reperite da Internet e dai motori di ricerca. Nello specifico, i clienti pagano solamente i contatti commerciali individuati in base ai requisiti definiti nella fase iniziale e pertanto l’investimento economico risulta particolarmente interessante.

Secondo Filippo Margary, responsabile dello sviluppo business di Nomesia, “i nostri clienti ci dimostrano la loro soddisfazione con un tasso di fedeltà  superiore al 97% e dichiarandoci un tasso di conversione superiore al 30%”. Un tasso che a conti fatti è di gran lunga superiore a quello, ad esempio, delle campagne di Telemarketing.