L’uso dei social network durante gli orari lavorativi nelle aziende, o negli studi dei liberi professionisti, da tempo alimenta un dibattito su chi ritiene questi strumenti utili per aumentare la produttività , e chi li considera invece come una fonte di distrazione.
Secondo una recente ricerca condotta dall’ American Society for Training & Development(Astd), circa il 72% dei lavoratori statunitensi che hanno utilizzato i social media per il proprio lavoro ne hanno tratto benefici professionali, anche se in piccola misura.
Per il 25%, questi benefici sono stati addirittura elevati, soprattutto per scopi di apprendimento rapido e per svolgere una maggiore quantità di lavoro in minor tempo, migliorando la prestazione anche da un punto di vista qualitativo.
Il sito di social network più usato per il business è Linkedin con il 43% delle preferenze, seguono Facebook (11%), Flickr e My space (4%) e infine Twitter (3%).
Il dato generale segna una forte crescita tendenziale rispetto al 2009, quando a far uso dei social network per motivi professionali era il 30% della forza lavoro americana.
Questi dati ci fanno riflettere sulla reale efficacia dei social network per le performance lavorative, infatti è la scelta di una particolare piattaforma ad incidere sullo sviluppo positivo della propria professionalità .
Linkedin come è noto viene scelto per ragioni professionali, meno lo è Facebook anche se può rivelarsi utile, mentre My space e Flickr sono adatti per chi come musicisti o fotografi, opera in un particolare settore di mercato.
La scelta del proprio social network dovrebbe infatti sempre partire dagli scopi che vorremmo raggiungere con il nostro business.