Da una recente ricerca commissionata dall’Ordine dei Giornalisti della Lombardia ad Astra ricerche, risulta essere il Web il mezzo principale per reperire informazioni.
Infatti, l’82% degli internauti sceglie la Rete come fonte d’informazione, seguono la TV(62%), cellulare e radio (48%) ed infine i quotidiani (36%).
I dati evidenziano l’arretramento della carta stampata (quotidiani e peridici) e della televisione, mentre un altro mezzo tradizionale come la radio sembra non risentire dell’avanzata del Web.
La Radio, grazie alla sua flessibilità (è un mezzo che permette la fruizione anche quando si è in movimento) e capacità di trasmettere notizie in tempo reale al pari di Internet, si rivela un media su cui puntare per cercare informazioni autorevoli ed investire in pubblicità .
La ricerca dimostra inoltre la tendenza degli utenti a pagare per leggere le news. Le notizie a pagamento, se provengono da fonti autorevoli, permettono infatti di trovare informazioni specialistiche.
Oggi in Italia sono circa 2,3 milioni le persone che utilizzano i servizi a pagamento, mentre circa 700 mila pagano per abbonarsi a servizi che permettono di scaricare materiali in formato digitale.
Questi comportamenti rispecchiano la creazione di segmenti e micro-segmenti che scelgono prodotti e servizi di elevata qualità editoriale e ben circoscritti.
Gli editori in Rete, a fronte di questo comportamento, dovrebbero puntare su strategie di specializzazione di prodotti multimediali in grado di soddisfare la crescente domanda di contenuti specialistici sul Web ed altri media complementari, come la televisione o la radio.
Ne consegue la possibilità di definire un’offerta commerciale, in termini pubblicitari, che richiami l’attenzione di potenziali inserzionisti i cui prodotti/servizi, siano vicini al tipo di contenuti proposti dall’editore.
Un esempio di tale approccio è il portale fantascienza.com, in cui accanto alle notizie su questo genere letterario e cinematografico, troviamo inserzioni di prodotti affini, acquistabili dallo stesso portale.