Quando il cellulare trasforma il lavoro

di Fabrizio Scatena

Pubblicato 17 Settembre 2009
Aggiornato 12 Febbraio 2018 19:33

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Peter V. Brett, americano di 36 anni, è diventato uno scrittore professionista scrivendo il suo primo romanzo sulla tastiera di un cellulare.

Brett ha lavorato per dieci anni come impiegato in una casa farmaceutica americana, ma ha sempre coltivato la passione per la letteratura fiorita dalla prima adolescenza.

The Warded Man, il suo primo romanzo, è diventato in breve tempo un caso letterario di successo nel mercato editoriale anglosassone.

Lo scrittore ex impiegato, ha scritto più del 60% del libro nei tempi morti trascorsi in metropolitana per andare e tornare dal lavoro dentro e fuori New York.

Grazie al suo iPaq, un palmare Hp, ha potuto raggiungere il successo letterario, come spiega nel suo blog.

Il caso di Brett esemplifica le potenzialità  del cellulare e di altri new media come mezzi per trasformare la carriera professionale di un individuo.
La possibilità  di lavorare in mobilità , fruire contenuti digitali e coltivare la propria passione sono condizioni che gettano una nuova luce sui processi lavorativi e creativi.

Quando la creatività  è orientata da una costante autodisciplina può diventare una risorsa preziosa, tanto per le aziende che vogliono innovare, quanto per i knowledge workers che sperimentano nuovi stili di lavoro.

Il caso di Peter Brett rappresenta una rarità  nelle storie professionali, ma è anche il segno del mutamento nei sistemi lavorativi, in cui è ora possibile attenuare i confini fra vita lavorativa e tempo libero.