Uno dei punti di forza di Facebook, a parte la facilità d’uso e la diffusione, è la capacità di creare, al suo interno, un mondo completo e potenzialmente onnicomprensivo di una serie di attività che possiamo compiere sul Web.
Stiamo parlando delle applicazioni, cioè di quella parte che magari si utilizza meno rispetto alla comunicazione pura, ma che in generale è comunque opportuno conoscere.
Vediamo alcune di queste, che possono rivelarsi interessanti per i piccoli imprenditori, estrapolate da una lista più ampia prodotta da Select Courses.
Zoho: la completa e funzionale piattaforma da ufficio online, non seconda a nessuno per funzioni.
Files: consente di interagire con il proprio account di box.net.
Slideshare: lo standard di riferimento per quanto riguarda la condivisione di presentazioni.
Picnik: per modificare foto.
Get Stuff Done: gestisce attività ed obiettivi per cose da organizzare.
30 Boxes: un’agenda particolarmente evoluta.
fbCal: altra agenda, che si integra con altri servizi esistenti.
Notely: gestisce anche in questo caso attività da compiere e obiettivi.
Come si può vedere, molte aziende considerano necessario avere una presenza su Facebook, vetrina dalle infinite potenzialità grazie ai suoi milioni e milioni di utenti. Non offrirsi anche lì sarebbe – passatemi il termine – una “scortesia” nei confronti di che fa di Facebook la propria piattaforma di navigazione quotidiana.
Resta, guarda caso, un po’ fuori dai giochi Google, che ha comunque delle sue applicazioni su Facebook, ma non sviluppate direttamente.
Questa strategia deriva probabilmente dal fatto che Facebook è diventato ormai un concorrente di Google. Anche se non direttamente, lo è diventato come servizio totalizzante e onnivoro, e Google – che non ha bisogno di pubblicità su Facebook – può permettersi di non rischiare che la gente compia un percorso inverso, cioè che da Google inizi a utilizzare i servizi di Google su Facebook.
Mentre invece per le imprese più piccole il problema non si pone neppure vista le grandezze in gioco, ed anzi è auspicabile, dal loro punto di vista, che qualcuno da Facebook trovi occasione di conoscere realtà più piccole.
Resta da capire quale futuro avranno queste applicazioni, se sono davvero solo di vetrina o se diventeranno in qualche modo sostitutive rispetto ai siti nativi. Questo, ovviamente, dipenderà anche e soprattutto dal futuro di Facebook stesso.
Foto: jaycameron