Chi vuol essere competitivo nel proprio mercato deve innovare prestando attenzione ai suggerimenti che provengono dal basso, ovvero da clienti e utenti.
Si tratta del consiglio più prezioso tra quelli emersi nel corso della prima edizione del Premio nazionale dell’innovazione, organizzato lo scorso 8 giugno a Roma da COTEC, Fondazione Nazionale per l’innovazione tecnologica.
Premio a cui hanno aderito numerose Università , aziende e Pubbliche Amministrazioni alla ricerca di soluzioni per migliorare i servizi offerti a studenti, clienti e cittadini.
Focalizzandoci sulle imprese, Pmi e aziende in generale devono dunque porsi in una condizione di ascolto per capire la domanda, e tradurla in prodotti e servizi, sempre migliori e personalizzati.
Infatti, nel nuovo scenario dell’economia globale, dove il Web permette di acquisire molte informazioni su ciò che si acquista, il consumatore assume un ruolo strategico come fonte di apprendimento per migliorare la propria offerta.
Un processo ben descritto dal sociologo dei consumi G.P. Fabris, che in un suo recente lavoro ha messo in evidenza queste dinamiche, e le nuove forme di relazione che si stabiliscono fra impresa e consumatore.
Del resto, come ci insegna Peter F. Drucker, uno dei padri del management:”
L’innovazione è la funzione specifica dell’imprenditorialità , sia nell’impresa consolidata che nell’ente pubblico o nell’azienda individuale nata, come costume vuole, nel sottoscala o nel garage”. (Peter. F. Drucker, Classic Drucker, Etas 2007)
Per avere successo nel business di oggi, allora, non resta che praticare sistematicamente la disciplina dell’innovazione.