Il viral marketing , come ormai molti sanno, è una particolare tipologia di marketing che si basa sulla diffusione di un messaggio pubblicitario sfruttando le capacità comunicative degli stessi destinatari con un meccanismo simile a quello di una epidemia.
In altri termini il viral marketing non è altro che una specie di passa parola molto veloce e per questo definito “virale” che mira a interessare i destinatari tanto da spingerli a diventare essi stessi nuovi mittenti. Cosi facendo, almeno in teoria, si può realizzare una funzione esponenziali di utenti raggiunti.
Un classico esempio è quello delle caselle mail gratuite che generalmente comportano nelle mail l'aggiunta di un messaggio pubblicitario da parte del provider del servizio. In questo modo il messaggio pubblicitario si diffonde rapidamente sul web. Un recente esempio è costituito invece è costituito dal Games Advertising ovvero la distribuzione di giochi per computer che hanno come principale scopo quello di propagandare un prodotto o una marca.
Sicuramente questo modo di fare marketing sembra interessante anche per un contesto aziendale dove un “virus pubblicitario” può tornare comodo per far conoscere la propria azienda, per rilanciare il business o anche per far nascere una moda e assicurarsi cosi una fetta di mercato per un certo periodo di tempo.
La vera chiave del viral marketing è tuttavia la creatività : non esiste un modo unico di fare marketing virale. Ad esempio, nel 2005 Alex Tew vendette ogni pixel del suo sito come spazio pubblicitario ad un dollaro per pagarsi gli studi universitari. Fu una intuizione geniale che può rientrare a pieno titoloin questa tipologia di marketing.
Per fare viral marketing pochi sono i principi da seguire: creare un appeal per gli utenti sfruttando servizi o prodotti gratuiti, facilitare il più possibile il trasferimento sulla rete del messaggio, ricorrere a comportamenti e interessi comuni per raggiungere un pubblico più vasto possibile, creare una risorsa di marketing virale che induca gli utenti a condividerla con amici e conoscenti.
E' bene sottolineare l'importanza di quest'ultimo punto perché bisogna ricordare che risorsa fondamentale del viral marketing sono gli utenti destinatari del messaggio e promotori della campagna di marketing. Il messaggio, la risorsa, l'oggetto in questione deve invogliare gli utenti a farsi portavoce e a mettere in gioco la loro stessa credibilità , in quanto essi stessi diventano garanti del servizio o prodotto offerto. Infatti l'utente non effettua volontariamente il forwarding del messaggio pubblicitario bensi condivide la risorsa ricevuta con altri utenti e con essa inoltra il messaggio pubblicitario.
Concludendo questa breve riflessione su un argomento quanto mai ampio e di interessante confronto, si evidenzia che il viral marketing non può costituire un mezzo a séstante ma deve essere inserito in un contesto più ampio di marketing e sviluppo aziendale perché possa effettivamente portare ai risultati desiderati. Inoltre a livello aziendale è importante da un lato la creatività per lanciare una nuova moda o per creare un nuovo bisogno e dall'altro la capacità di progettare e pianificare il fenomeno di diffusione e la risposta positiva all'ingrandimento del mercato di riferimento.