A detta di Rupert Murdoch i media tradizionali si avviano al tramonto, mentre la pubblicità sulla Rete cresce del 40% ogni mese (lo confermano anche i recenti dati UPA sugli investimenti in advertising online in Italia).
Una notizia confortante per le nuove generazioni di Marketing Manager cresciute fra le maglie del Web. Oggi non è solo una moda contattare i consumatori tramite il Web: il Digital Advertising è una forma di pubblicità indispensabile per tutte le Pmi che vogliono raggiungere nuovi clienti con i loro prodotti e servizi e farsi conoscere nei loro mercati.
Gli investimenti pubblicitari sul Web potrebbero inoltre essere una soluzione per uscire dalla recessione. Infatti, il search advertising ha permesso a Google di raggiungere ricavi di circa 15 miliardi di dollari, anche per l'affidabilità scientifica fornita dai dati certificati sugli utenti raggiunti, una “sicurezza” richiesta dalle imprese che investono in pubblicità .
Lo ha capito bene Marco Corsaro, manager di punta di 77 Agency, che mira a formare all'interno della sua agenzia giovani manager specializzati nei nuovi media digitali.
Corsaro è convinto che la leva principale per favorire le aziende nella diffusione dei propri messaggi pubblicitari, dalla Brand alla Corporate Image, sia costituita dagli strumenti Web 2.0.
“I nuovi motori del marketing sono i social network come FaceBook, Myspace, Messenger, Flickr. Google insegna che i soldi risiedono sempre più nell'informazione veloce, che si chiama “search advertising”. Settori come viaggi, finanza, scommesse online e lusso ricevono ritorni straordinari dal Web, dal direct response, e stanno ripensando la pubblicità tradizionale” ha sostenuto recentemente lo stesso Corsaro.
Per gli imprenditori attenti all'innovazione, consapevoli delle potenzialità del Web Advertising 2.0, appare scontato investire quote dei loro budget in campagne pubblicitarie calibrate sui media digitali, e gestite da marketing manager 2.0 : risorsa sempre più preziose nel mondo della pubblicità .