Abbiamo discusso diverse volte di LinkedIn e dei vari Social Network professionali che popolano il Web. E abbiamo sottolineato come sia importante, al giorno d’oggi, costruirsi una forte e seria identità in Rete che permetta di ottenere maggiore visibilità e opportunità. Ebbene, una volta appurata l’importanza di questi servizi, resta il problema “maggiore”: come passare dalla teoria alla pratica?
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Vediamo di stilare qualche piccolo consiglio che permetta di creare un profilo adeguato ed efficace, per esempio su Linkedin, seguendo qualche piccolo step:
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Creazione del profilo: scrivere un curriculum vitae online non è esattamente come scrivere qualcosa di cartaceo, ma i principi restano grossomodo i medesimi. È necessario fare una selezione delle proprie competenze e delle proprie esperienze, evitando di sovraccaricare l’utente che ci leggerà con troppe informazioni, che otterrebbero il solo effetto di allontanarlo dal nostro profilo.
Sintesi, però, non vuole nemmeno dire poca chiarezza. Il giusto compromesso, come al solito, è quello che paga. -
Le connessioni: aggiungere chiunque non ha senso, non si tratta di vincere un premio per il maggior numero di contatti ma di stabilire una vera rete, informale e formale, di persone delle quali ci si fida e alle quali possiamo far riferimento.
Non preoccupatevi se all’inizio non saranno numerose, cresceranno inevitabilmente con il tempo e con l’estendersi del servizio. - Le raccomandazioni: LinkedIn dispone di un’interessante funzione che permette di raccomandare e suggerire determinati profili professionali. Non angosciatevi: le raccomandazioni non vanno cercate in maniera disperata, arriveranno con il tempo. Cominciate voi per primi a raccomandare e a suggerire clienti o colleghi dei quali vi fidate veramente.
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Promuovere e aggiornare il profilo: promuovete il vostro profilo, se avete un blog, un sito, un qualunque servizio on-line, o semplicemente inseritelo nei biglietti da visita o nei curriculum cartacei.
Mantenete il vostro profilo aggiornato e sempre ordinato, in maniera che sia – in ogni momento – un indice effettivo della vostra professionalità.
=> Come non usare LinkedIn per il personal branding: errori e best practice
Come sempre, conoscere la realtà che ci circonda è il modo migliore per mantenersi aggiornati e al passo con i tempi, non rimanendo esclusi dal mercato che avanza.
A cura di Stefano Besana