Di questi tempi anche qui sul nostro blog parliamo sempre più spesso dei così detti Social Network in ambito business. Da alcuni, e io sono tra questi, vengono considerati un’evoluzione importante della comunicazione e dell’interazione online.
Molte persone sono invece scettiche e dubitano della potenziale diffusione di questi strumenti soprattutto se vengono accostati alla realtà aziendale.
Osservando la rapidità con cui alcuni di questi siti stanno crescendo, soprattutto negli Stati Uniti, ritengo verosimile pensare che si assisterà ad un processo analogo nel prossimo futuro anche in Italia.
I primi segni già ci sono.
Come ho già scritto, la caratteristica che qualifica la totalità delle reti sociali è il fatto di aggregare gli utenti e le loro relazioni attorno ad uno specifico interesse.
Esattamente come nella realtà fisica abbiamo preferenze a cui sono legate delle frequentazioni, amicizie o rapporti professionali, così avviene con questi strumenti in ambito digitale.
Una prima differenza sostanziale nel contesto virtuale è che la velocità e la ricorsività con cui è possibile creare ed ampliare tale tipo di relazioni aumenta a dismisura.
Una seconda differenza importante è il fatto che si viene a concretizzare una situazione di informazione quasi perfetta.
Le informazioni che un soggetto, individuo o azienda che sia, ha deciso di rendere pubbliche lo diventano e lo rimangono, così come diventano pubblici i giudizi che terzi soggetti hanno deciso di esprimere in merito.
Arrivando al punto centrale della questione, così come la nostra identità è (in parte ovviamente) definita dai nostri interessi, dalle nostre relazioni e dai giudizi dati da terzi soggetti su di noi, un'eventuale affermazione e diffusione dei Social Network sarebbe un importante mattone nella costruzione di quella che alcuni già definiscono “identità digitale”.
Facendo un esempio con la realtà aziendale avremmo, in un contesto digitale, un impresa che diffonde delle informazioni istituzionali in merito alla propria attività , che fa parte di un network in parte pubblico di relazioni con clienti e fornitori e che riceve da questi dei feedback , in molti casi pubblici, sulla bontà o meno del servizio offerto.
Praticamente una fotografia in digitale.
Mi rendo conto che la questione presentata in questo modo possa apparire un po' astratta, ma faccio un esempio pratico tra i moltissimi possibili, che non ha davvero nulla di filosofico… anzi… riflette prassi già in essere negli Stati Uniti.
La situazione che descrivo sarà familiare a molti. Prendiamo il caso di un commerciale che deve contattare il responsabile marketing di una grossa azienda. Supponiamo che effettui una ricerca su LinkedIn incrociando il nome dell'azienda e le parole “responsabile marketing“. Se la persona in questione è iscritta a LinkedIn troverà il suo profilo.
Chi ha svolto mansioni commerciali sa benissimo che già questo è un elemento importante.
Andando oltre e sfruttando appieno le potenzialità del Social Network, potrebbe verificare se, nella propria rete di relazioni, ci sono persone che hanno rapporti diretti con questo direttore marketing. In caso negativo potrebbe effettuare una ricerca analoga sui contatti dei propri contatti.
Ipotizzando che tale ricerca sia coronata da successo, con un paio di email, ritengo che le probabilità di fissare un incontro con la persona in questione aumentino di non poco rispetto alla trafila usuale che è necessario fare al telefono.
Questa è solo uno dei possibili utilizzi rivenienti dal processo di digitalizzazione dell'identità . Direi anche tra i più semplici. Credo invece si possa cogliere il quadro globale della questione se a quanto sopra viene accostata la crescente importanza dei feedback pubblici da parte di clienti, fornitori e in generale stakeholders.
Ritengo ragionevole pensare che, se questi strumenti si diffonderanno, i referral e i network di relazioni andranno via via a costituire una rete di informazioni che si trasformerà in un asset strategico per individui ed aziende.
Informazioni che avranno un impatto significativo sulla tradizionale modalità di fare business in quanto, all’atto pratico, andranno a definire ciò che si comincia a chiamare identità digitale.