Con il "Green Marketing" profitti più verdi per le Pmi

di Fabrizio Scatena

Pubblicato 31 Marzo 2008
Aggiornato 12 Febbraio 2018 19:33

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Prodotti e processi eco-compatibili, packaging biodegradabili, comportamenti rispettosi dell’ambiente, campagne di marketing e comunicazione sono alcune delle leve usate dalle imprese per creare una corporate image attenta ai problemi ambientali e dell’inquinamento.

Il Green Marketing, oltre che una nuova tecnica operativa, sta diventando un plus per le aziende che vogliono guadagnare la fiducia di clienti e stakeholder “green”, soggetti sensibili all’impatto delle produzioni e dei servizi sugli ambienti ecologici e sociali.

Per questo, nei vari mercati (pensiamo a quello energetico in particolare) numerose compagnie sono sempre più attente ai risvolti ambientali della propria offerta, e stanno sviluppando un approccio al business innovativo, che facilita il posizionamento in un ambiente ecologico e sociale per contribuire ad uno sviluppo sostenibile e ad una migliore percezione delle proprie attività .

Come potrebbero agire le imprese che adottano questa strategia? Ridefinendo i propri prodotti-servizi, i processi produttivi e i rapporti con i clienti in una prospettiva decisamente innovativa ed in linea con l’evoluzione dei mercati anglosassoni e americani, molto avanzati da questo punto di vista.

Per capire meglio come alcuni imprenditori riescono ad essere eco-compatibili, in uscita a marzo il volume Green Brand, pubblicato e distribuito da B&P Communication, all’interno del quale vengono raccontate le case history di grandi marchi, che sono riusciti ad allineare il proprio core business con la tutela dell’ambiente e gli stili di consumo “green oriented”.

Anche per le Pmi italiane sembra giunto il momento di fare profitti e guadagnare visibilità  abbracciando la sostenibilità  ambientale.
Vedremo se anche i nostri imprenditori saranno altrettanto lungimiranti come i competitor anglossasoni e americani.