Da quanto emerso dall’ultimo rapporto Shinystat, le abitudini degli utenti in Rete nell’utilizzo dei motori di ricerca stanno cambiando: su un campione di 40 mila account del network, si è rilevato come quasi un terzo dei navigatori imposti parametri molteplici quando si affida ai search engine, non limitandosi più come un tempo ad una sola parola chiave.
Nella maggior parte dei casi, nello specifico, le stringhe rilevate sono risultate composte da più parole: il 24,35% da due, il 29,68% da tre.
Ricerche specifiche, quindi, che acquistano terreno rispetto a quelle generiche (42,51%) e cominciano a delineare nuovi trend, che segnano la via a nuove possibili strategie di marketing.
Infatti, mente le stringhe composte da una sola parola evidenziano una ricerca generica di informazioni su un certo argomento o marchio, la ricerca composita identifica la volontà di ricercare dettagli inerenti uno specifico prodotto o servizio.
Chiara dimostrazione che i consumatori si rivolgono sempre di più alla Rete, sia per informarsi prima di un acquisto che per lo shopping online. Non dimentichiamo che, secondo la recente ricerca Nextplora, il 96% degli italiani ritiene i motori di ricerca il più valido strumento per trovare informazioni su prodotti e servizi e l’88% li consulta sempre prima di un acquisto.
Questa è un indicazione importante per gli operatori marketing e advertising, ma soprattutto per le aziende che si pubblicizzano in Rete con siti e portali, perché il motore di ricerca diventa così un passaggio strategico per condurre l’utente verso il proprio sito e i propri prodotti.
Importante, poi, tener presente che chi effettua una ricerca già specifica probabilmente si fermerà alla prima pagina di record, che dovrebbe già essere esauriente: questo vuol dire che il posizionamento sui motori di ricerca diventa fondamentale, rendendo una vera priorità per le aziende la scelta delle parole chiave che la contraddistinguono.
Esistono diversi strumenti specifici per analizzare e valutare il range (la posizione media) del proprio sito su un determinato motore di ricerca in base alle chiavi introdotte, come i prodotti di Shinystat, che ha sponsorizzato e realizzato l’indagine.
Alla luce delle nuove dinamiche che stanno interessando l’utilizzo dei motori di ricerca, anche gli spazi pubblicitari acquistano una connotazione più specifica: di fatto, è importante tener presente che i navigatori non si accontentano più di termini generici: vogliono dettagli, in grado di far emergere un prodotto dalla massa e renderlo appetibile.
Molto utile, in questo senso, l’analisi delle statistiche del proprio sito, per determinare la tipologia di ricerca che si desume dalle stringhe di ricerca con cui gli utenti vi giungono.