Per i consumatori, entrare nella mailing list di un’azienda può essere un’arma a doppio taglio. Se da un lato è infatti possibile ricevere buoni sconto e offerte speciali, è anche vero che si rischia di essere bombardati di messaggi che alla lunga possono infastidire. Per l’Email Marketing, tuttavia, trattenere chi si iscrive a una mailing list è essenziale. Spedire messaggi di massa uguali per tutti è facile, ma è anche probabile che ciò infastidisca gli utenti riducendo la probabilità che leggano altri messaggi in futuro. L’offerta di prodotti e servizi consumer è quella che riceve il più alto tasso di unsubscribe. I tre settori più “accusati” di spam risultano essere quello dei viaggi e tempo libero, dei prodotti consumer e dei servizi consumer.
Tradizionalmente, le aziende prendono in considerazione uno o due dei tre fattori chiave per il coinvolgimento dei clienti online:
- Chi è il consumatore: dati demografici, genere, regione, affidabilità, cliente nuovo o esistente
- Cosa ha fatto in passato (dati storici): dove ha navigato, azioni compiute online, acquisti effettuati
- La situazione attuale (in tempo reale:) ad esempio dispositivi usati, posizione geografica, ora del giorno, percorso compiuto sul sito
Webtrends, leader nella fornitura di soluzioni e servizi di digital marketing e ottimizzazione, offre una serie di consigli per i retailer che vogliono passare da un email marketing di massa all’implementazione di campagne intelligenti con messaggi marketing rilevanti:
- Considerare l’accessibilità multi-dispositivo. LA metà delle email viene aperto su dispositivi mobili. E’ quindi fondamentale lanciare campagne email ottimizzate per questi dispositivi per non correre il rischio di perdere consumatori e vedere diminuire il tasso di click-through.
- La tempestività è tutto. Le aziende devono sapere quando lanciare i messaggi promozionali per differenziarsi dai concorrenti. L’ora del giorno è un elemento fondamentale e le aziende dovrebbero identificare i momenti di picco di traffico mobile per essere certe di ottimizzare i contenuti mobili in quelle fasce orarie.
- Ogni messaggio deve avere un fine. Le aziende devono sempre tenere presente che ogni messaggio lanciato deve avere uno scopo, che si tratti di engagement, fornire informazioni o call to action.
- Raccogliere feedback. Se un consumatore non intende più ricevere informazioni da un brand, un semplice questionario può fornire importanti indicazioni sui motivi della sua decisione. Le aziende possono usare questi feedback per migliorare le proprie iniziative di marketing, sia a vantaggio degli altri abbonati sia per disegnare strategie più efficaci in futuro
Sottolinea Tom Waterfall, Director Optimisation Solutions, EMEA & APAC di Webtrends:
La personalizzazione contestuale permette ai brand di osservare simultaneamente tutti i tre fattori, fornendo un’analisi approfondita del comportamento del cliente e dei dati in tempo reale per offrire un’esperienza rilevante e basata sulle esigenze di ciascun cliente. Usando queste informazioni dettagliate, le aziende possono rispondere in modo appropriato per offrire al cliente esattamente ciò che desidera quando lo desidera, per mezzo di email istantanee mirate, targetizzazione online o, sempre più frequentemente, grazie a un’esperienza multicanale in tempo reale.