Usi e "abusi" del blog: attenzione alla corporate reputation!

di Massimo Furia

Pubblicato 26 Agosto 2008
Aggiornato 12 Febbraio 2018 19:33

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Non finisce mai di stupirmi la continua tendenza a credere che chi naviga su Internet e fruisce dei blog sia, come dire, piuttosto ingenuo.
A farmi riflettere su tale tendenza – e sui possibili risvolti per un blogger, soprattutto se aziendale – è stato un simpatico sito che propone alcuni suggerimenti per guadagnare attraverso l’utilizzo dello strumento blog. Lo dico subito: nulla di male viene consigliato! Semplicemente, si propongono delle tecniche per tentare di guadagnare attraverso un utilizzo più fruttuoso di un blog.

Ovviamente siamo tutti liberi di fare ciò che è lecito ma, da sostenitore dello strumento e da studioso del fenomeno, questo “modello” mi ripropone una vecchia domanda: a cosa servono i blog?

Lo scopo principale di un blog è quello di fornire contenuti.
Senza i contenuti non si va da nessuna parte. E devono anche essere contenuti sensati, non parole scritte giusto per riempire gli spazi. Purtroppo (o per fortuna) i lettori di blog (che spesso sono anche autori) sono molto, molto esigenti e, proprio perché tali, vanno a caccia di contenuti reali che possano essere oggettivamente fruibili.

L’aria fritta non rientra nel gioco che i blogger esperti sono disposti a giocare. E per le aziende, questo concetto vale ancora di più!

Lo abbiamo detto anche in diversi altri articoli sull’argomento: se avete un’azienda e pensate di realizzare un blog, evitate di pensare a questo come a uno strumento di vendita diretta o indiretta o, peggio ancora, di advertising occulto: Non c’è modo migliore per rovinarsi la reputazione!

Chiedetelo alle grandi aziende che ci hanno provato.
Il blog è uno strumento per fare informazione alle soglie dell’informale ma dando contenuti reali. Che siano i vostri personali punti di vista oppure la cronaca del presunto atterraggio di ufo dietro casa vostra con tanto di video clip.

Il corporate blogging, in particolare, è uno strumento che mette alla prova non solo la vostra onestà  intellettuale ma anche, e soprattutto, la vostra disponibilità  a colloquiare con il vostro parco clienti in maniera semplice e reale, accettando (e sapendo utilizzare) anche le critiche più crude.

E’ la vostra prova della verità . E può essere molto faticosa.
Se non siete all’altezza di sostenerla forse è meglio che non vi dedichiate ad un blog.
Allo stesso modo, se pensate di far soldi facili sfruttando il meccanismo del blog forse dovreste cercavi un altro lavoro!