Nuove statistiche mostrano il calo delle interazione spontanee degli utenti Facebook con i post pubblicati sulla sua pagina iniziale, a tutto svantaggio dei brand.
EdgeRank Checker ha calcolato la diminuzione da febbraio 2012 a marzo 2014: da una media di 16 interazioni ad una di 6,51. Dati significativi per i brand, che adesso cominciano a pensare di abbandonare Facebook perché non più conveniente.
=> Social marketing: contrastare il calo organico su Facebook
Il problema è che i post all’interno di Facebook sono aumentati notevolmente e anche i like sono cresciuti, ma il tempo che un utente può dedicare alla lettura delle notizie che compaiono sul News Feed resta limitato. Si possono continuare ad aggiungere amici ma le persone non possono accrescere all’infinito il tempo a disposizione sul social network.
Per questo i contenuti vengono filtrati e ordinati secondo i criteri (oltre 1.000 i fattori) stabiliti da un algoritmo a seconda dei click, dei commenti e dei like ricevuti, della popolarità dell’autore o della data di inserimento. Questo significa diminuire la possibilità di interazione spontanea dei post inseriti dai marchi che per ottenere più visibilità dovrebbero ricorrere alle inserzioni a pagamento.