Direttiva pagamenti UE addio: smacco per le Pmi

di Noemi Ricci

Pubblicato 27 Ottobre 2011
Aggiornato 18 Dicembre 2011 22:42

logo PMI+ logo PMI+
Il Governo italiano non vuole più adottare la direttiva UE sui ritardi nei pagamenti: duro colpo per le Pmi.

Rabbia tra le Pmi che chiedevano giustizia sul ritardo dei pagamenti della PA alle imprese, e che attendevano con speranza il recepimento nel 2013 della direttiva UE che impone tutela per le imprese creditrici: il Governo italiano (la commissione Bilancio della Camera) ne ha chiesto l’eliminazione dalla legge Comunitaria 2011.
Un duro colpo per le piccole e medie imprese attanagliate dalla crisi del credito e vessate dal ritardo nei pagamenti delle commesse per la pubblica amministrazione.

La direttiva UE sui pagamenti obbligherebbe, a partire da marzo 2013, a pagare le fatture entro 30 giorni, anche per le Pubbliche Amministrazioni.

Secondo una nota, invece, la Ragioneria dello Stato «riterrebbe necessario rinviare il recepimento della direttiva, tenuto conto che la scadenza per l’adeguamento degli ordinamenti nazionali è fissata al 16 marzo 2013, con facoltà di escludere dall’applicazione della stessa i contratti stipulati anteriormente a tale data».

Una situazione inaccettabile per le imprese, che nel relativo Statuto avevano indicato come priorità un’accelerazione del recepimento della direttiva comunitaria da parte del nostro Paese.