Giunta a destinazione (Bruxelles) la lettera promessa da Silvio Berlusconi al presidente della Commissione Europa Barroso contenente gli impegni presi dal governo italiano, in tempo per l’inizio del vertice dei capi di Stato e di governo sulla crisi economica. Tra le misure nel testo, operare su quattro direttrici nei prossimi 8 mesi.
Entro 2 mesi partirà la rimozione di vincoli e restrizioni a favore della libertà d’impresa, ed entro 4 mesi si definirà un contesto amministrativo e regolatorio che favorisca il dinamismo delle imprese; si finirà dopo 8 mesi, con il completamento delle riforme del mercato del lavoro. Il Governo inoltre continuerà a monitorare l’andamento dei conti pubblici, intervenendo in modo immediato nel caso in cui il deterioramento del ciclo economico dovesse portare a un peggioramento nei saldi complessivi.
Riforma pensioni
La lettera del governo italiano sugli impegni anti-crisi conferma poi l’imminente avvio della riforma delle pensioni, con l’innalzamento dell’età pensionabile (si andrà in pensione a 67 anni). Il requisito anagrafico varrà per tutti, uomini e donne, a partire dal 2026.
Per le pensioni di anzianità, invece, ora come ora è già stato deciso per una stretta sui requisiti graduale, a regime dal 2013. Sempre che il governo alla fine non decida di abolirle del tutto.
Riforma diritto del Lavoro
Un altro duro colpo per gli Italiani sarà la riforma del diritto del lavoro: ritorna lo spettro dei licenziamenti facili: la riforma prevede la possibilità di licenziare per motivi economici, anche con contratto a tempo indeterminato. La riforma del lavoro è prevista entro maggio 2012.
Secondo le richieste UE, il piano d’azione italiano dovrà essere definito entro il 15 novembre.