Sul fronte SISTRI, le imprese che da febbraio 2012 dovranno obbligatoriamente utilizzare la piattaforma di tracciamento sono sempre più esasperate, tanto che si sta arrivando all’ammutinamento. È il caso delle aziende di trasporto dei rifiuti aderenti ad Asstri Conftrasporto che si rifiutano di eseguire i test per la sperimentazione prevista a partire dai prossimi giorni dal ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo, volti a veriricarne le funzionalità prima dell’entrata in vigore, come previsto dalla Manovra Finanziaria 2011.
L’obiettivo dei test è verificare le funzionalità del SISTRI, prima della sua entrata in vigore nel 2012.
Il Ministero dell’Ambiente, lo ricordiamo, non ha ancora preso in considerazione le proposte di riforma del SISTRI degli operatori, (riassunte da Unatras in un documento ad hoc).
Se le modifiche richieste dagli autotrasportatori non verranno apportate al SISTRI, le imprese di Asstri Conftrasporto non si dimostreranno collaborative nella fase di test di un sistema che si è dimostrato ripetutamente fallace. Allo stato attuale, non è stato corretto nessuno dei problemi che avevano portato addirittura all’abrogazione del SISTRI nel decreto legge 138/2011 (Manovra Finanziaria di luglio), le imprese reclamano invece correttivi importanti, provvedimenti che semplifichino e rendano funzionale il sistema.
Dunque, le imprese di trasporto dei rifiuti non sono disponibili a partecipare ai test di funzionamento del SISTRI, se questi non verranno attuati. Tale intenzione più che una promessa è un dato di fatto comunicato ufficialmente tramite una lettera firmata da Maurizio Quintaie, segretario generale di Asstri Conftrasporto e consegnata all’avvocato Luigi Pelaggi, capo della segreteria tecnica del ministero dell’Ambiente.
Sostanzialmente la lettera non fa altro che ribadire quanto già ampiamente dichiarato anche in occasione della prima riunione del tavolo normativo del Comitato di vigilanza SISITRI dell’11 ottobre. In Audizione alla Commissione Ambiente della Camera, Conftrasporto aveva infatti dato la propria disponibilità a collaborare per l’entrata in vigore dei SISTRI a patto che venissero attuate delle semplificazioni. Il ministro non ha però voluto concederle, sollevando la protesta.
Si attende, inoltre, anche per le altre due proposte presentate alla Camera: esenzione SISTRI per imprese che trattano rifiuti non pericolosi (atto della Camera N.4370) e compensazione crediti per i contributi SISTRI già versati nel 2011 (atto N.3885).