Atti e cartelle del Fisco nulli: pronta class action

di Francesca Vinciarelli

Pubblicato 4 Giugno 2015
Aggiornato 26 Aprile 2016 09:03

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Lo scandalo dei falsi dirigenti dell'Agenzia delle Entrate ha prodotto milioni di cartelle esattoriali nulle: il Governo cerca di risolvere il problema mentre si preannunciano valanghe di ricorsi.

Sono milioni le cartelle esattoriali emesse da Equitalia giudicate illegittime perché controfirmate da uno dei 767 funzionari dell’Agenzia delle Entrate promossi a dirigenti senza concorso pubblico, come previsto dalla Costituzione. Uno scandalo a fronte del quale i consumatori hanno presentato valanghe di ricorsi, anche su invito del Codacons che sta guidando questa battaglia.

Atti nulli

La Commissione Tributaria regionale di Milano e quelle provinciali di Lecce, Reggio Emilia, Campobasso, Brescia e Frosinone hanno già dato ragione ai contribuenti confermando la nullità degli atti firmati dai dirigenti dell’Agenzia delle Entrate dichiarati “decaduti” da sentenza della Corte Costituzionale, annullando le cartelle esattoriali da loro firmati.

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Ipotesi condono

No alla sanatoria, come soluzione al problema degli atti firmati dai dirigenti dell’Agenzia delle entrate dichiarati illegittimi dalla Corte costituzionale.

Il Sottosegretario al Ministero dell’Economia, Enrico Zanetti, ha subito bocciato l’ipotesi di sanatoria per rendere legittime le cartelle esattoriali nulle e di tutti gli altri atti firmati dai dirigenti delle Entrate dichiarati illegittimi dalla Corte costituzionale, perché quello del condono sarebbe stato «un modo dequalificante di procedere».

In realtà, secondo Zanetti, nonostante le sentenza locali alla fine gli atti supereranno la prova della Cassazione perché legittimi, in quanto «la firma è un fatto collegato all’esistenza di una delega». Nel frattempo, per evitare di intasare il sistema, il Governo sta comunque pensando ad un decreto per risolvere il problema degli atti nulli e imporre alle Entrate un modus operandi trasparente.

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Nuovo Fisco

L’Agenzia delle Entrate è dunque chiamata a ridefinire in tempi brevi la propria struttura organizzativa, riducendo inoltre il numero delle posizioni dirigenziali ed eventualmente rimpiazzando i ruoli dirigenziali scoperti con i dirigenti delle Province in via di abolizione. Questo perlomeno per le posizioni compatibili, mentre per le altre verrà aperto un concorsoIl decreto del Governo dovrebbe sbloccare il bando che potrebbe riguardare fino a 400 posti da dirigente.