SISTRI: dopo il nuovo flop della simulazione di luglio, operatori e trasportatori richiedono al Ministro Prestigiacomo modifiche al sistema di tracciabilità dei rifiuti per non penalizzare le imprese. La recente sperimentazione organizzata in collaborazione tra FAI (Federazione autotrasportatori italiani), Ministero e Albo Gestori Ambientali ha dimostrato che serve una proroga per tutti al 2012: impossibile partire a settembre 2011, così come previsto dagli attuali scaglioni SISTRI.
Solo il 25% delle operazioni di test ha avuto esito positivo, stando ai report delle aziende associate alla FAI che hanno partecipato all’evento.
Tutti gli operatori hanno segnalato problemi in merito SISTRI, legati all’eccessiva lunghezza dei tempi di adempimento della varie procedure, soprattutto per quanto riguarda la fase di accesso al registro cronologico. L’altra difficoltà evidenziata è l’impossibilità di modificare i dati dopo aver processato la compilazione della scheda SISTRI (l’unica soluzione consentita dal sistema è annullare la scheda e ricominciare da capo).
Risulta inoltre palese una notevole carenza di informazioni da parte dei produttori in merito all’utilizzo del sistema e alla corretta compilazione della scheda. Problemi anche sulla pianificazione del viaggio, con il SISTRI che ha dato spesso l’avviso di “percorso non trovato”.
La proposta di revisione richiesta al Ministro Prestigiacomo è stata presentata «per dimostrare che i trasportatori vogliono seriamente utilizzare il SISTRI, purché sia effettivamente applicabile alla realtà operativa aziendale», ha spiegato il segretario provinciale della federazione di Bergamo, Doriano Bendotti. La proposta di progetto, essendo redatto da chi il SISTRI dovrà utilizzarlo, è realizzato in maniera semplice «semplice e aderente al quotidiano modo di organizzare il lavoro degli autotrasportatori che salva buona parte dell’attuale SISTRI, lo semplifica rendendolo un vero strumento di lavoro per tutti e garantisce tempi certi di entrata in funzione».
Secondo il parere degli operatori coinvolti, quindi, si rende intanto necessaria una proroga generale, «finalizzata a una vera revisione del Sistri», con particolare riferimento ai circa 5mila produttori di rifiuti con più di 500 dipendenti e ai circa 10milia trasportatori che sono autorizzati per trasporti annui superiori alle 3mila tonnellate, per i quali SISTRI sarà obbligatorio a partire dal 1° settembre prossimo. Una data che, se confermata, secondo Bendotti, «non farebbe altro che aggiungere un nuovo gravissimo danno a quelli già causati nei mesi scorsi dal mancato funzionamento delle black box. Un danno che per le aziende di trasporto risulterebbe irreparabile in questi momenti drammatici per l’intera economia del Paese».
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