Manovra finanziaria triennale da 47 miliardi e la tanto discussa riforma fiscale in via di approvazione: il ministro dello Sviluppo Economico, Paolo Romani, al convegno CNA ha detto no a soppressione ICE e aumento Iva.
In merito all’Istituto per il commercio estero (ICE), il ministro si è detto favorevole alla definizione di un percorso di autoriforma finalizzata alla riduzione delle strutture nazionali e ad un miglior coordinamento di quelle estere, con altri istituti come SACE e le ambasciate.
Sostanzialmente, l’idea di Romani è di creare una punto di riferimento per le imprese italiane all’estero, presso le quali trovare tutto ciò di cui hanno bisogno per affrontare la sfida dell’internazionalizzazione delle Imprese.
Romani, inoltre, esclude la possibilità che il Governo aumenti l’IVA, ma è probabile che arrivi un successivo decreto legislativo per intervenire su quest’imposta. Il ministro ha poi condiviso con il sistema imprenditoriale le preoccupazioni per la stretta al credito che potrebbe essere causato dall’entrata in vigore di Basilea 3.
La bozza del ddl sulla manovra finanziaria presentata dal ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, al presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, conferma le tre aliquote IRPEF al 20%, 30% e 40% e la volontà di mantenere solo cinque imposte: Irpef, Ires, Iva, imposta sui consumi e IRAP, almeno fino all’abolizione di quest’ultima nel 2014.
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