Conto alla rovescia per l’avvio dei nuovi controlli sulle false Partite IVA: dal 1° gennaio 2015 entra nel vivo la Riforma del Lavoro Fornero (Legge n. 92/2012) in quanto gli ispettori potranno far valere gli indici di presunzione di collaborazione coordinata e continuativa (lavoro parasubordinato), che indicano la genuinità o meno della Partita IVA aperta dal lavoratore. I controlli si concentreranno su datori di lavoro e aziende che ricorrono a Partite IVA svolgendo attività in regime di mono-committenza. Si tratta di misure introdotte volte a contrastare le consulenze fittizie in azienda e i contratti di collaborazione che in realtà mascherano rapporti di lavoro subordinato.
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Presunzione di collaborazione
Secondo quanto disposto dalla Riforma Fornero, la prestazione lavorativa resa da persona titolare di Partita IVA si presume come collaborazione coordinata e continuativa quando siano verificabili almeno due delle seguenti condizioni:
- durata complessiva della collaborazione superiore a 8 mesi annui (pari a 241 giorni, anche non continuativi) nell’arco di due anni consecutivi;
- corrispettivo, anche se fatturato a più soggetti riconducibili al medesimo centro di imputazione di interessi, pari a più dell’80% dei corrispettivi del collaboratore nell’arco di due anni consecutivi;
- postazione fissa di lavoro presso una delle sedi del committente.
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Finora la verifica di presunzione era inapplicabile, poiché era necessario un arco temporale di almeno due anni, mentre dal 2015 i controlli potranno prendere il via. Ricordiamo che il Ministero del Lavoro, con un interpello, ha chiarito che i Professionisti iscritti ad Albo possono svolgere il lavoro in forma autonoma senza essere considerati “falsa Partita IVA”, senza che ricorrano i presupposti della presunzione di lavoro parasubordinato.
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Nel caso in cui vengano verificati almeno due dei precedenti presupposti il datore dovrà obbligatoriamente assumere il lavoratore.