PMI laziali all’estero, un passo avanti

di Marianna Di Iorio

22 Maggio 2007 17:00

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La X Commissione consiliare ha approvato la proposta di legge in merito alla disciplina che regola l'internazionalizzazione delle piccole e medie imprese laziali

Nei giorni scorsi la X Commissione consiliare (Attività produttive) ha approvato la proposta di legge “Disciplina degli interventi regionali a sostegno dell’internazionalizzazione delle piccole e medie imprese del Lazio”.

Secondo Francesco De Angelis, assessore alla Piccola e media impresa, commercio e artigianato, si tratta di «un passaggio fondamentale per giungere in breve all’approvazione definitiva della legge sull’internazionalizzazione delle PMI. Sono molto soddisfatto e ringrazio per l’ottimo lavoro il Presidente Ponzo e i membri della Commissione».

L’approvazione della X Commissione consiliare rappresenta un passo in avanti dopo quello intrapreso grazie alla risposta positiva fornita dalla Giunta regionale del Lazio lo scorso febbraio.

Per le piccole e medie imprese il mercato estero rappresenta un’opportunità importante per sviluppare la competitività e l’innovazione. Diversi sono gli interventi che si muovono in questa direzione, come, ad esempio, i fondi istituiti per organizzare fiere all’estero.

Per l’assessore, inoltre, si tratta di «un provvedimento con cui la Regione stabilisce un quadro organico e chiaro, con l’obiettivo di incrementare l’export laziale. Una legge che stimola l’aggregazione tra le imprese per creare veri e propri ‘network’ imprenditoriali. Da sole, infatti, le PMI hanno difficoltà a competere sui mercati […]».

Anche Carlo Umberto Ponzo, Presidente della commissione Piccola e media impresa del Consiglio Regionale del Lazio, è intervenuto sull’argomento, affermando che «con questa legge, il ‘sistema Lazio’ si proietta al di là dei confini nazionali: le piccole e medie imprese, che costituiscono il tessuto connettivo della nostra economia, hanno l’opportunità di creare filiere orizzontali per vincere la sfida della globalizzazione e filiere verticali per mettere in rete servizi comuni tra imprese che operano in settori produttivi diversi».