Decreto Sviluppo 2011, attesa per oggi l’approvazione del testo, esaminato ieri sera in preconsiglio dei Ministri. Tra le novità figura il credito d’imposta per il lavoro nel Mezzogiorno e il bonus ricerca per gli anni 2011 e 2012, integralmente deducibile e utilizzabile in compensazione.
Il primo provvedimento prevede un credito d’imposta di 300 euro per ogni mensilità e per ogni nuovo lavoratore “svantaggiato” o “particolarmente svantaggiato”- secondo la definizione del regolamento della Commissione europea del 6 agosto 2008 n. 800 – assunto al Sud a tempo indeterminato nei prossimi 12 mesi (a partire dalla data di entrata in vigore del decreto).
Al datore di lavoro verrà, probabilmente, concessa anche una serie di semplificazioni fiscali, come la possibilità di accedere alla contabilità semplificata anche se il reddito annuale è maggiore rispetto a quello previsto dalla legge.
Una misura «in funzione e in attesa di una sistematica definizione europea della fiscalità di vantaggio per il Sud che deve e può essere la più ampia possibile».
Con il bonus ricerca si vogliono «agevolare gli investimenti delle imprese in ricerca e sviluppo sulla base di contratti stipulati con Università o centri e strutture di ricerca». Il contributo verrà concesso nell misura del «40% della spesa incrementale d’investimento se lo stesso è commissionato a Università, enti pubblici di ricerca, centri di ricerca, ovvero nella misura del 20% della spesa incrementale d’investimento se lo stesso è effettuato direttamente dalle imprese nell’ambito delle ricerche commissionate a tali soggetti».
Ancora da valutare, invece, l’introduzione di voucher da assegnare direttamente il ricercatore che ha realizzato il progetto di ricerca per l’impresa sotto forma di assegno una tantum.
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