Via libera del Garante Privacy al modello DSU (Dichiarazione Sostitutiva Unica), la cui approvazione farà partire il nuovo ISEE, l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente in base al quale vengono erogate numerose prestazioni sociali. Si attende ora per fine novembre il decreto ministeriale che renderà operativa la nuova legge da gennaio 2015 (termine indicato dal ministro del Lavoro Poletti per l’entrata in vigore della Riforma ISEE, approvata nel dicembre 2013).
=> Nuovo ISEE 2015, in arrivo i moduli precompilati
ISEE 2015
Previa presentazione della nuova Dichiarazione ISEE su modello DSU 2015, il contribuente potrà richiede l’accesso a prestazioni sociali (asili nido, assegni familiari, prestazioni di Welfare). Per partire si attende solo la pubblicazione ufficiale del nuovo modello di DSU, che incamera i nuovi criteri di calcolo ed ora approvato dal Garante Privacy, pertanto pronto per diventare operativo attraverso l’atteso DM. Attraverso la compilazione del modello il contribuente dichiarerà informazioni su reddito, patrimonio e composizione del nucleo familiare, sulla base delle quali viene calcolato l’ISEE.
=> ISEE, ecco i nuovi parametri di ricchezza
La DSU andrà presentata direttamente all’ente che eroga la prestazione oppure attraverso un CAF, o ancora al Comune o all’INPS, che alla fine elabora l’ISEE, incamerano anche altri dati direttamente da Agenzia delle Entrate.
Cosa cambia
Una delle novità della riforma è quella di aver ridotto lo spazio dell’autocertificazione in favore dell’acquisizione d’ufficio, per cui una serie di dati (compreso il reddito), non dovranno essere dichiarati in quanto l’istituto di previdenza li chiederà direttamente al Fisco. L’obiettivo della riforma è di rendere l’ISEE un indicatore più preciso della situazione economica delle famiglia, per garantire maggior equità nelle prestazioni. Anche per questo sono state inserite nuove componenti di reddito, il patrimonio immobiliare viene valorizzato in modo più coerente con il mercato e c’è una stretta sulla composizione del nucleo familiare.
=> ISEE 2015: attenzione a conti correnti e investimenti
Cosa manca ancora
Il Garante Privacy ha chiesto solo che i cittadini siano informati in modo chiaro sull’uso che viene fatto dei loro dati, per quali finalità possono essere trattati e come vanno conservati. L’authority ha pertanto inviato l’INPS e le amministrazioni comunali ad approvare il disciplinare tecnico con le misure di sicurezza per il funzionamento del sistema informativo dell’ISEE.
Per approfondimenti: parere del Garante Privacy