Ddl sulle quote rosa nei CdA delle società quotate e a partecipazione pubblica (obbligo del 30% di presenza femminile) è rimasto impantanato in commissione Finanze del Senato e la presidente dei senatori Pd, Anna Finocchiaro ha annunciato che potrebbe slittare al 2021: «Per il governo insomma, le donne possono aspettare».
Secondo Lella Golfo, prima firmataria del Ddl sulle quote di genere nei CdA: «il prezzo lo pagherebbero le donne e la crescita del Paese».
Il capogruppo del Pdl, Maurizio Gasparri, ha invece sottolineato che la maggioranza è favorevole al principio contenuto nella norma ma il tema è molto forte e deve essere approfondito in una sede competente.
Roberta Agostini, portavoce della Conferenza delle donne Pd ha sottolineato l’importanza di questa legge non solo per il mondo femminile, ma anche e soprattutto per quello delle imprese, «si tratta di una norma europea che noi consideriamo un punto di non ritorno».
Bocciato anche, in Commissione giustizia al Senato, il documento del Partito democratico in cui si esprime parere favorevole al Ddl sulla parità d’accesso di donne e uomini agli organi delle società quotate in Borsa.
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