La relazione inviata come ogni anno dal Ministero dell’Economia e delle Finanze al Parlamento ai sensi dell’articolo 5, comma 3, lettera b) del decreto 21 novembre 2007 n. 231 con la “Valutazione delle attività di prevenzione del riciclaggio e del finanziamento al terrorismo” rivela quali sono i professionisti più e meno controllati e quelli più e meno sanzionati (i dati si riferiscono al 2013).
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Più in particolare il MEF si sofferma su aspetti quali:
- numerosità dei controlli;
- violazioni antiriciclaggio riscontrate sui professionisti giuridico contabili;
- interventi ispettivi del nucleo speciale della Guardia di Finanza;
- sistema italiano di prevenzione e contrasto dei fenomeni di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo;
- segnalazioni di operazioni sospette;
- analisi delle segnalazioni di operazioni sospette:
- attività della GdF e della direzione investigativa antimafia;
- l’attività di vigilanza;
- circolazione transfrontaliera dei capitali;
- sanzioni finanziarie internazionali;
- attività di prevenzione del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo in ambito europeo e internazionale.
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Controlli fiscali
I controlli fiscali hanno riguardato 151 operatori finanziari, 83 operatori non finanziari e 162 professionisti per un totale di 396 verifiche tra ispezioni e controlli che hanno portato all’accertamento di 274 violazioni penali e 208 infrazioni amministrative. Il MEF rende noto che:
“Le violazioni amministrative maggiormente riscontrate riguardano l’uso irregolare del contante mentre, tra le violazioni penali si evidenziano quelle relative all’inosservanza degli obblighi di adeguata verifica e registrazione di operazioni superiori a 15mila euro”.
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Professionisti
“La maggior parte degli interventi ispettivi ha riguardato gli operatori finanziari , in particolare gli agenti in attività finanziaria. Nella categoria dei professionisti giuridico – contabili il maggior numero di controlli ha riguardato i commercialisti e i notai, mentre, tra gli altri operatori non finanziari, le categorie maggiormente controllate sono state l’offerta di giochi o scommesse su rete fisica e il commercio di oggetti preziosi (tra cui i c.d. “compro oro”)”.