Si avvia all’approvazione del Senato la Legge di Stabilità, che ha già ricevuto il “sì” della Camera e al cui testo non sono state apportate modifiche dopo l’esame in commissione Bilancio. Per domani sera dovrebbe arrivare il via libera definitivo per la nuova Finanziaria, o al più mercoledì.
Il testo del Ddl Stablità è stato blindato da maggioranza e Governo, lasciando fuori solo le modifiche condivise con l’opposizione, tra cui le richieste di Regioni o Comuni rimandate con ordini del giorno al primo provvedimento utile, come il preannunciato Milleproroghe.
Al destino di tale decreto è legato quello della proroga per il 2011 del finanziamento dell’eco-bonus 55% per ristrutturazioni e riqualificazione energetica, ma anche la possibilità di riattivare la Tremonti-ter per la detassazione degli investimenti in macchinari.
Per tutto questo bisognerà con ogni probabilità attendere l’esito del voto di fiducia sul Governo, il prossimo 14 dicembre. Si chiuderà così un contestatissimo iter che vede ancora in atto proteste come quella di Gianfranco Fini e Luca Cordero di Montezemolo per il mancato rifinanziamento del 5×1000 che ha ottenuto solo 100 milioni invece dei 400 richiesti.
La strada della Finanziaria è stata spianata dagli accordi che la maggioranza ha fatto con il Pd, mettendo in calendario la riforma universitaria prima delle mozioni di fiducia e sfiducia al Governo previste per il 14 dicembre.