Si va aventi con la legge di Stabilità, approvata alla Camera con 303 sì (Pdl, Lega e Fli), 250 no e 2 astenuti (deputati delle Minoranze linguistiche), questa settimana il testo sarà sottoposto al vaglio della commissione Bilancio al Senato, dove difficilmente saranno introdotte novità e l’approvazione è prevista entro il 10 dicembre.
Tra le più importanti per le imprese spicca il sofferto rifinanziamento dell’eco-bonus per le ristrutturazioni, spalmando le detrazioni su 10 anni.
Il testo dell’emendamento inserito in extremis nella Finanziaria recita: «Art. 1 Comma 47-bis. Le disposizioni di cui l’articolo 1, commi da 344 a 347, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, si applicano, nella misura ivi prevista, anche alle spese sostenute entro il 31 dicembre 2011. La detrazione spettante ai sensi del presente comma è ripartita in dieci quote annuali di pari importo. Si applicano, per quanto compatibili, le disposizioni di cui all’articolo 1, comma 24, della legge 24 dicembre 2007, n. 244, e all’articolo 29, comma 6 del decreto-legge 29 novembre 2008, n. 185, convertito, con modificazioni, della legge 28 gennaio 2009, n.2».
Per la manovra sono previsti in totale 5,7 miliardi di euro, dei quali 500 milioni saranno riservati alla lotta all’evasione, 1,5 miliardi per il rifinanziamento per il 2011 degli ammortizzatori sociali (un miliardo per il fondo sociale di occupazione per finanziare la cassa integrazione ordinaria e in deroga); 100 milioni andranno per il sostegno all’editoria e altri 45 milioni per le Tv locali; 60 milioni andranno ai Comuni per il pagamento degli interessi passivi maturati per il ritardato pagamento dei fornitori.
È stata approvata anche la detassazione con un’aliquota del 10% per la parte del salario legata alla maggior produttività e prorogato per il 2011 il finanziamento statale (fino a 100 milioni) per le attività di formazione nell’esercizio dell’apprendistato.
Arriva inoltre il via libera per il credito d’imposta, fino a 100 milioni, per le imprese che affidano le attività di ricerca agli atenei o enti pubblici di ricerca, ma solo per il 2011.
Per quanto riguarda il sistema pensionistico e le nuove aliquote contributive, infine, a partire dal primo gennaio 2011, le aliquote contributive per il computo delle prestazioni pensionistiche saranno incrementate in misura corrispondente alle aliquote di finanziamento, quindi pari alla quota della retribuzione lorda versata sotto forma di contributo obbligatorio.