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Decreto Irpef: taglio Irap e bonus esteso tra gli emendamenti

di Barbara Weisz

Pubblicato 14 Maggio 2014
Aggiornato 21 Maggio 2014 10:16

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Taglio Irap più sostanzioso per le PMI e bonus busta paga esteso a famiglie a basso reddito, spiccano tra gli emendamenti al Decreto Irpef in commissione al Senato: eccoli tutti.

Pioggia di emendamenti al Decreto Irpef (contenente l’aumento in busta paga da 80 euro). Una delle modifiche probabili riguarda le PMI: un sostanzioso taglio Irap per le aziende di piccole dimensioni. Inoltre, tra le richieste spicca l’estensione del bonus dipendenti anche a famglie a basso reddito, incapienti, pensionati e autonomi.

Bonus Irpef

Ncd e Forza Italia chiedono l’estensione del bonus fiscale a categorie attualmente escluse (pensionati, incapienti, autonomi, famiglie numerose di incapienti). In realtà, tali le modifiche sono difficili da attuare per problemi di coperture, un fronte che resta caldo, al centro di critiche dalle opposizioni.

=> Bonus in busta paga: aliquote IRPEF e scaglioni di reddito

Il Governo si è assunto l’impegno di estendere il beneficio a pensionati e incapienti (così come quello di rendere l’aumento strutturale), ma non prima del 2015: se ne occuperà la Legge di Stabilità, in grado di finanziare misure al momento senza sufficienti risorse.

Taglio Irap

Sembrano destinate ad essere recepite dai relatori del decreto le diverse proposte di rimodulazione del taglio Irap già previsto (secondo l’attuale testo, a regime la riduzione sarà del 10%) , orientandolo maggiormente in favore delle piccole imprese. Inoltre, un’altra proposta a beneficio delle aziende è l’ammorbidimento dell’imposta sotitutiva sulla rivalutazione degli asset, non più da pagare in un’unica soluzione ma in più rate, comunque sempre entro il 16 dicembre 2014.

=> Decreto irpef: risparmi Irap per tipologia d’impresa

Altre proposte

Tra gli altri emendamenti al Decreto, segnaliamo la riduzione dell’imposta di bollo del 2 per mille sui depositi soprattutto per quelli dei contribuenti più deboli. Chiesto anche di eliminare l’aumento della tassazione su rendite e conti correnti (soprattutto postali). E tra i circa mille emendamenti non mancano le richieste di sconto canone RAI, abolizione TASI, aumento pensioni minime, cancellazione IMU sui terreni agricoli. Le copeture? Dismissione del patrimonio pubblico immobiliare e cessione di quote Poste ed Eni.

=> Tutte le misure del Decreto Irpef

Iter Decreto Irpef

La legge di conversione del decreto (relatori Cecilia Guerra del Pd e Antonio D’Alì di Ncd) ha iniziato l’iter parlamentare in commissione al Senato. Scaduti i termini per presentare gli emendamenti, ora si passa al dibattito e al voto in commissione Bilancio e Finanze, per arrivare in aula il 29 maggio. Da giugno il provvedimento passa alla Camera. In vigore dal 24 aprile, il Dl deve termine l’iter di conversione entro il 24 giugno.