Pioggia di novità per quanto riguarda il Ddl sullo Statuto delle imprese. La commissione Attività produttive della Camera ha approvato, accogliendo diversi emendamenti anche a firma dell’opposizione, la riserva di una quota non inferiore al 30% alle micro, piccole e medie per gli appalti pubblici, la previsione di una legge annuale per la loro tutela e sviluppo e altre importanti modifiche.
Tra queste spicca il termine di 60 giorni per i tempi di pagamento, superati i quali verranno applicati gli interessi di mora. Previsto inoltre il tetto limite di un anno per i processi civili in materia di recupero crediti.
Lo statuto mira a valorizzare il ruolo delle Pmi con l’applicazione concreta nella normativa italiana dei principi europei dello Small Business Act.
Tra le proposte ci sarebbe anche quella del capogruppo del Pd in Commissione, Andrea Lulli, che vorrebbe imporre dei limiti anche per i tempi di pagamenti fra aziende.
Si vorrebbe inoltre introdurre in materia fiscale una delega di 24 mesi per il varo da parte del Governo di una riforma dell’imposizione tributaria per le imprese, e di 18 mesi per quella che consentirebbe la compensazione tra i crediti verso la PA con i debiti tributari e gli oneri sociali.
Il tutto, oltre all’istituzione di una Agenzia nazionale per le micro, piccole e medie imprese, alla riduzione degli oneri burocratici nei confronti delle PA e alla semplificazione amministrativa.
Il testo modificato dello Statuto delle imprese verrà ora sottoposto al parere delle altre Commissioni competenti. L’iter, che porterà alla definizione di una tra le leggi più attese dagli imprenditori, dovrebbe completarsi entro la fine dell’anno.