Basta con i ritardi nei pagamenti alle Pmi da parte della PA: è in arrivo una nuova direttiva comunitaria che tutelerà le piccole medie imprese creditrici nei confronti di imprese pubbliche insolventi. La Commissione Mercato Interno del Parlamento UE ha infatti approvato ieri l’accordo raggiunto con il Consiglio europeo: il limite massimo per saldare i debiti sarà di 30 giorni, che potranno divenire al massimo 60 a precise condizioni e solo se entrambi le parti sono consenzienti. La penale per chi non paga in tempo sarà dell’8%.
Per ulteriori dilazioni sarà necessario concordare preventivamente tra le parti i tempi di saldo, e sempre a condizione che il ritardo non risulti troppo penalizzante per il creditore.
Faranno eccezione le strutture sanitarie: potranno effettuare il saldo del proprio debito nei confronti delle Pmi anche entro 60 giorni, dal momento che si tratta di strutture che non possono disporre liberamente delle proprie risorse in quanto finanziate con meccanismi di rimborso pubblico.
«Questa legislazione porterà una nuova etica dei pagamenti in Europa, e le nuove regole forniranno una solvibilità migliore e permetteranno alle piccole e medie imprese l’opportunità di promuovere una maggiore innovazione e più posti di lavoro», ha dichiarato Barbara Weiler, relatrice della direttiva presentata come emendamento.
Adesso bisognerà attendere fine mese, quando è previsto il varo della direttiva, con il voto congiunto di Consiglio e Parlamento. Entrerà in vigore dopo 20 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta e, successivamente, toccherà ai singoli Stati membri recepirla. Che però avranno due anni di tempo per farlo…