DEF: conti 2014, tagli fiscali e Spending Review

di Barbara Weisz

Pubblicato 8 Aprile 2014
Aggiornato 9 Dicembre 2014 16:09

Documento di programmazione Economica e Finanziaria 2014 in CdM: risparmi da Spending Review, comperture per finanziare i nuovi tagli fiscali per dipendenti e imprese, conti e stime macro-economiche.

Ore dense di lavoro per la messa a punto del DEF (Documento di programmazione Economica e Finanziaria): approvazione nel Consiglio dei Ministri delle ore 18:00 di martedì 8 aprile del Documento (a norma dell’articolo 10 della legge 31 dicembre 2009, n. 196), presentazione da parte dell’Esecutivo dei dati di dettaglio intorno alle 19:30.

Novità

Il DEF 2014 produce effetti immediati in quanto delinea anche provvedimenti fiscali e il Piano Nazionale delle Riforme (PNR), a partire dalle misure per il taglio del cuneo fiscale e portare da maggio un aumento fino a 80 euro al mese per i lavoratori dipendenti (calcola l’aumento in busta paga); lo sconto per le imprese con la riduzione IRAP, di 10 punti a regime dal 2015, e progressivamente raggiunto nel 2014, come confermato dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Graziano Delrio. Le coperture per l’aumento in busta paga arrivano da tagli di spesa pubblica (4,5 mld), per il taglio IRAP  dall’aumento della tassazione sulle rendite finanziarie dal 20 al 26%, da estendersi anche sulla rivalutazione delle quote di Bankitalia.

Spending Review

Il punto centrale è la Spending Review, su cui finalmente si svelano le scelte del governo, solo in parte sulla base del piano messo a punto dal commissario Carlo Cottarelli.  I risparmi previsti nel 2014 ammontano a 6 miliardi circa, di cui 4,5 destinati al taglio del cuneo fiscale.

=> Spending Review: Piano Cottarelli e linea Renzi

Fra le misure, il taglio (tra 350 e 400 milioni di euro) degli stipendi dei manager pubblici, che non potranno superare i 270mila euro del Presidente della Repubblica. Spiega Renzi:

“238.000 euro per chi lavora nel pubblico è più che sufficiente, è un elemento di limite che ci vuole, in questi anni si è totalmente sforato”. “Il 10 per cento della retribuzione la si prenderà solo se il paese va bene come le stock options nelle aziende. Non è possibile che un manager prenda un premio massimo se il paese va a rotoli. Da adesso inizia a pagare chi non ha mai pagato, è un’operazione di giustizia sociale”.

Ma in vista c’è un vasto piano di risparmi di spesa che coinvolgerà tutte le amministrazioni, attuato anche attraverso la riforma del settore pubblico che il premier Matteo Renzi ha annunciato per maggio, una sorta di piano “Sforbicia Italia“. Tracciato anche un programma di privatizzazioni (da 12 miliardi) per ridurre il debito e accelerare il saldo dei debiti della PA alle imprese, con il supporto della Cdp.

DEF 2014

Situazione macro: PIL 2014 stimato allo 0,8% al ribasso (dall’1%), ma con segnali di ripresa. Le risorse per finanziare le misure annunciate non intaccano il rapporto deficit/PIL al 2,6%, nel 2015 destinato a scendere all’1,8% (ben lontano dal tetto del 3% oltre il quale scatta la procedura UE per deficit eccessivo). Debito legato al Fiscal Compact: dal 2015 l’Italia deve ridurlo del 5% l’anno per 20 anni, fino a riagganciare la soglia dei 60 miliardi. Per evitare manovre straordinarie a ridosso della scadenza, il DEF dovrà prevedere misure strutturali, anche perché le agevolazioni fiscali attivate (taglio cuneo e IRAP) devono poi andare a regime. Dalla Spending Review si attendono circa 6 miliardi per il 2014, ma nei prossimi anni i risparmi dovranno essere ben più consistenti, fino a 32 miliardi nel 2016. Si attende anche un maggior gettito IVA (2,2 mld) che arriverà dalla restituzione dei debiti PA (a cui sono destinati 13 miliardi da aggiungersi ai 47 già stabiliti con il Governo Letta), che dovrebbe far affluire nelle casse delle aziende 40 miliardi entro fine anno. Dunque, nel 2014 saranno pagati in tutto 33 miliardi (20 + 13).

Cuneo Fiscale e altre misure

Contestualmente all’approvazione del DEF, il Governo indica le modalità con cui effettuare il taglio del cuneo fiscale: taglio IRPEF in via transitoria a beneficio dei redditi fino a 1500 euro al mese, con un beneficio (non fiscale) da estendersi anche agli incapienti.

In arrivo anche una nuova voluntary disclosure, messa a punto entro settembre , mentre l’attuazione della delega fiscale, esclusa la riforma del catasto, sarà definita entro il prossimo marzo.