Stress da lavoro: da agosto obbligo di monitoraggio in azienda

di Alessandra Gualtieri

2 Luglio 2010 11:15

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Dal primo agosto scatta l'obbligo di eseguire valutazioni e test sui livelli di stress da lavoro nelle aziende private: i più colpiti sono oggi le donne e i dirigenti

La riforma della normativa su Salute e Sicurezza sui luoghi di lavoro impone con il d.lgs. 81/2008 alle imprese private di effettuare dal primo agosto un monitoraggio accurato (anche test) sulle cause di stress da lavoro in azienda, che in Italia colpisce il 32% dei dipendenti. I datori di lavoro dovranno anche redigere un documento di valutazione dei rischi di stress per i dipendenti e conseguenti ricadute, evidenziando le procedure messe in atto per evitare l’insorgere del fenomeno.

L’entrata in vigore delle misure previste dal decreto legislativo n. 81 del 9 aprile 2008 (articoli 28 e 32) è stata prorogata più e più volte, ma stavolta la scadenza del primo agosto pare definitiva.

Entro l’1 agosto, quindi, le imprese private dovranno mettere in atto azioni di valutazione del rischio di stress lavoro-correlato tra i propri dipendenti. Per aiutare le aziende in difficoltà nel mettersi in regola con le nuove norme, l’Ordine degli Psicologi della Lombardia ha selezionato un team di esperti per raccogliere e diffondere informazioni mirate sull’argomento.

Lo stress lavoro-correlato è una malattia complessa, che provoca non soltanto disturbi psicologici (ansia, depressione, irritabilità, turbe dell’emotività…) ma anche fisici (problemi cardiovascolari, muscolari, disturbi del sonno, cefalee….). Da qui la necesità di correre ai ripari, per tutelare i lavoratori da una parte, ed evitare conseguenze sulla produttività per le aziende dall’altra.

Ad oggi, l’area più colpita è Milano e provincia, le vittime più diffuse sono le donne tra 33 e 45 anni. Tra le figure aziendali, i più stressati sono i dirigenti (34%) e i funzionari quadro (41%) del Terziario.