Il Governo ha l’obbligo di «assicurare l’efficacia e la tempestività delle iniziative di reindustrializzazione nelle aree di crisi» in quanto indispensabili per la rinascita economica dell’intero territorio nazionale.
Questo è lo spirito del decreto, pubblicato in GU l’11 giugno 2010, per la riforma degli interventi di reindustrializzazione nelle aree e nei distretti in crisi, promosso dallo stesso Sottosegretario al Ministero dello Sviluppo economico, Stefano Saglia.
Nello specifico il quadro normativo introduce un metodo di individuazione delle aree in crisi e disciplina il procedimento di sottoscrizione dell’accordo di programma per la loro soluzione, fornendo indicazioni circa le analisi statistiche realizzate sugli interventi di deindustrializzazione.
La manovra sarà seguita, a partire da oggi, da una sezione del sito internet del Ministero dello Sviluppo economico, realizzato in collaborazione con l’IPI (Istituto per la Promozione Industriale).
L’iniziativa, denominata Statindustria, rappresenterà il punto di raccolta per il monitoraggio statistico delle industrie e aree di crisi. Numerose le informazioni presenti nella nuova sezione, tra cui documenti statistici e mappe relativa all’andamento dell’industria tricolore, oltre che la presentazione di grandi database aziendali e di settore.
Interessante anche la possibilità di consultare la base informativa per ottenere fogli di calcolo in formato excel, utilizzabili elettronicamente per ulteriori elaborazioni, e la presenza di una mappa contenente le 70 crisi aziendali più gravi, comprese quelle della pugliese Natuzzi e della lombarda Maflow.