L’obbligo per commercianti, professionisti e studi professionali di dotarsi di POS per il pagamento tramite carte di debito scatterà senza rinvii dal 1° gennaio 2014, così come previsto dall’articolo 15 del Decreto Sviluppo Bis (DL 179/2012).
Emendamento al Ddl Stabilità
Un emendamento alla Legge di Stabilità, presentato da Enrico Zanetti responsabile politiche fiscali di Scelta Civica e vicepresidente della Commissione Finanze della Camera, chiedeva di far slittare l’obbligo di POS al 1° gennaio 2015 ma è stato bocciato. Ma Zanetti non si arrende e su Facebook scrive: «l’emendamento è stato giudicato inammissibile per ragioni idiote. Abbiamo fatto ricorso ed abbiamo appena avuto notizia che è stato respinto per le stesse ragioni già commentate», per poi concludere «spero solo che sia perché eravamo gli unici ad essersene preoccupati e che il Governo preferisca poi assumersene la paternità con un intervento “di revisione” nei prossimi giorni, per non lasciare solo a noi la vittoria politica».
Obbligo da cancellare
A sostenere l’abolizione, o quanto meno la proroga, dell’obbligo di POS ci sono anche gli Ordini professionali degli Ingegneri e degli Architetti, ritenendo che tale imposizione rappresenti un inutile ulteriore balzello per i professionisti e che avrà l’unico effetto di trasformare 60 milioni di euro da reddito dei professionisti a rendita per le banche. Al coro dei contrari all’obbligo di POS si aggiungono poi i sindacati di categoria, per i quali l’utilizzo di tale metodo di pagamento «poco si concilia con importi delle prestazioni professionali normalmente superiori ai 1.000 euro», spiega InarSind (Sindacato Ingegneri Architetti Libero Professionisti). Federarchitetti ha inoltre annunciato che la categoria, vista la crisi dell’edilizia, è pronta ad astenersi per protesta dall’attività professionale se il Governo confermerà l’obbligo di POS a partire da gennaio 2014.
Esonero per alcuni professionisti
Intanto la Commissione Bilancio della Camera sta votando gli emendamenti alla Legge di Stabilità, tra i quali anche un altro emendamento relativo all’obbligo di POS per i professionisti: quello presentato da Rete delle Professioni Tecniche (RPT) che propone alcune modifiche volte ad esonerare dall’obbligo alcune categorie di professionisti, sulla base di determinati criteri:
- i professionisti che realizzano meno del 50% del proprio fatturato da prestazioni erogate ai consumatori finali;
- i professionisti che accettano il pagamento differito attraverso altri strumenti bancari, ad esempio a seguito di emissione di parcella o avviso di parcella con le coordinate bancarie del professionista;
- i professionisti che recepiscono un numero limitato di pagamenti, ad esempio meno di due al mese.
Decreto attuativo e sanzioni
Ricordiamo infine che ad oggi manca ancora il decreto attuativo relativo all’obbligo di POS per i professionisti, per cui anche se questo dovesse scattare dal 1° gennaio 2014 allo stato attuale non è stata ancora definita alcuna sanzione per chi non si metta in regola.