Tratto dallo speciale:

Abolizione IMU tra incertezze e rinvii

di Barbara Weisz

25 Novembre 2013 17:24

logo PMI+ logo PMI+
La fiducia alla Legge di Stabilità rischia di determinare un nuovo rinvio del decreto di abolizione del saldo IMU 2013: il quadro dei lavori.

Il decreto di abolizione saldo IMU per la prima casa è questione di giorni se non di ore, ma fino all’ultimo resta la suspance: dopo un primo rinvio si teme un nuovo slittamento dell’approvazione in CdM, prevista per il 26 novembre assieme al provvedimento di rivalutazione delle quote di Bankitalia (indispensabile per finanziare l’abolizione dell’imposta su prime case e terreni agricoli). La fiducia sulla Legge di Stabilità in Senato potrebbe comportare un allungamento dei tempi, ma la matassa si sbroglierà solo quando saranno chiari il calendario dei lavori in Senato e la convocazione del CdM.

Seconda rata IMU

L’unica certezza è la mancanza di certezze su chi sarà chiamato alla cassa il 16 dicembre oltre a prime case di lusso, seconde case e immobili d’impresa. I Comuni possono decidere fino al prossimo 9 dicembre variazioni delle aliquote 2013, lasciando una manciata di giorni ai contribuenti per calcolare l’IMU da saldare. I CAF (centri di assistenza fiscale) hanno già lanciato l’allarme sul rischio caos.Nemmeno i proprietari di prime case possono dormire sonni del tutto tranquilli: l’abolizione del saldo IMU è praticamente sicura, ma non mancano ipotesi di “conguaglio fra aliquote” nei Comuni che quest’anno hanno alzato l’IMU, per colmare il buco di bilancio emerso laddove il rimborso del mancato gettito arrivato dallo Stato in base alle aliquote 2012 non ha coperto le stime di cassa 2013. In tutto mancano all’appello circa 500 milioni.

Coperture

Resta comunque una ipotesi poco accreditata: laddove la rivalutazione delle quote della Banca d’Italia non fosse succiente (1,2 mld attesi), ci si attende piuttosto un rincaro della benzina ed un aumento degli acconti fiscali per banche e assicurazioni (IRES al 128% nel 2013 e al 127% nel 2014), la cui scadenza è stata prorogata dal 30 novembre al 10 dicembre proprio per avere il tempo di definirne l’ammongtare definitivo. Ci sarà poi un altro acconto, per le società finanziarie del risparmio amministrato che applicano l’imposta sostitutiva, nella misura del 100% dei versamenti dei primi 11 mesi dell’anno.