I professionisti e gli studi professionali hanno ancora poco tempo a disposizione per adeguarsi alle nuove disposizioni previste dal Decreto Crescita 2.0 (DL n. 179/2012), che li obbliga a dotarsi di POS dal 1° gennaio 2014. A partire da tale data tutti i soggetti esercenti l’attività di vendita di prodotti e di prestazioni di servizi, anche professionali, saranno obbligati ad accettare pagamenti tramite carte di debito (come i bancomat).
Decreto attuativo mancante
Il vincolo scatterà tuttavia solo qualora arrivi l’apposito decreto attuativo, che al momento non è ancora stato emanato dal Ministero dello Sviluppo economico e dal Ministero dell’Economia e delle Finanze. Con uno o più decreti, oltre ad essere disciplinate le modalità ed i termini di attuazione della misura, potrebbero inoltre essere introdotti un tetto alle fatture sotto il quale non viga l’obbligo di accettare pagamenti via POS, ma anche estendere l’obbligo ad altri strumenti di pagamento elettronici, anche con tecnologie mobili.
Pagamenti elettronici contro l’evasione
Si tratta di disposizioni che fanno seguito a quella, sempre contenuta nel Decreto Salva Italia (DL n. 201/2011), che ha vietato i pagamenti in denaro contante tra soggetti diversi in un’unica soluzione di importo superiore o uguale a mille euro. Con Decreto Crescita 2.0 il Legislatore ha voluto dare un ulteriore spinta alla diffusione dell’utilizzo degli strumenti elettronici di pagamento, come efficace metodo per il contrasto all’uso del denaro contante, e di conseguenza all’evasione fiscale, prevedendo all’articolo 15, comma 1, per le Pubbliche Amministrazioni l’obbligo di utilizzo di carte di credito, prepagate e altri strumenti di pagamento elettronico, nonché l’obbligo per i commercianti, i prestatori di servizi (pubblici esercizi, carrozzieri, barbieri, saloni di bellezza, società di servizi…) e gli studi professionali (geometri, ingegneri, avvocati, consulenti del lavoro, dottori commercialisti…) di dotarsi di POS. Più in particolare il comma 4 dell’articolo 15 prevede che “a decorrere dal 1° gennaio 2014, i soggetti che effettuano l’attività di vendita di prodotti e di prestazione di servizi, anche professionali, sono tenuti ad accettare anche pagamenti effettuati attraverso carte di debito. Sono in ogni caso fatte salve le disposizioni del decreto legislativo 21 novembre 2007, n. 231”. Va sottolineato che la disposizione riguarda le sole carte di debito (bancomat) mentre non riguarda le carte di credito e le altre tipologie di pagamenti elettronici.