Le imprese non sono pronte per presentare entro il 30 aprile le dichiarazioni MUD e CO2 e rischiano multe salate, poiché da sabato non saranno in regola con gli obblighi di legge. È la denuncia di Confindustria, che segnala la grave confusione di cui sono vittima migliaia di aziende italiane.
Il Governo si era impegnato ad approvare l’emendamento di proroga del MUD, ma a due giorni dalla chiusura dei termini tutto stagna: ad oggi permane dunque l’obbligo per tutte le imprese di presentare il Modello Unico di Dichiarazione ambientale, così come quello per l’assegnazione delle quote di emissione di CO2 per i nuovi entranti. Il tutto, entro il 30 aprile.
«Confindustria chiede al Governo di intervenire con un decreto d’urgenza» ha dichiarato Aldo Fumagalli Romario, presidente della Commissione Sviluppo Sostenibile di Confindustria, spiegando che è da mesi che la richiesta di approvazione per emendamento è stata inoltrata.
Stesso discorso per l’emendamento sulle emissioni CO2: «per non aver adempiuto agli obblighi di emissione, il rischio è di subire le penali comunitarie per un ammontare che potrebbe raggiungere i 300 milioni di euro annui per i soli operatori manifatturieri».
Per gli interessati, Confindustria chiede una soluzione legislativa volta a garantire il riconoscimento delle quote a tutti gli impianti in esercizio per il 2008-2012, così da poter adempiere agli obblighi entro il 30 aprile per la consegna delle quote 2009.
ULTIM’ORA – ore 17:00 – Proprio a poche ore dallo scadere dei termini, si apprende che in giornata il Ministro Stefania Prestigiacomo si è attivata per accelerare l’iter di approvazione di un decreto legge ad hoc, che prorogherà dal 30 aprile al 30 giugno 2010 il termine ultimo per la presentazione del MUD (l’ultima prima che entri in vigore il SISTRI), e per quest’anno saraà compilata su modello cartaceo e non elettronico, visto che la gran parte delle aziende non sono pronte per affrontare gli oneri derivanti dalle nuove procedure.
Lo stesso decreto dovrebbe contenere le misure – già presentate nell’emendamento mai approvato – in materia di assegnazione di quote di emissioni di CO2: «per il periodo 2008-2012 l’assegnazione ai nuovi entranti nel sistema di scambio delle quote di emissione di Co2 è riconosciuta a titolo gratuito».
Infine, da quanto si evince dalla relazione illustrativa del decreto legge, il decreto prevederà anche una sanatoria per le dichiarazioni presentate in riferimento al 2009 sulla base del precedente modello.