Nei prossimi sette anni l’Unione Europea stanzierà 975 miliardi di euro per nuovi programmi di ogni tipo. Con le nuove norme finanziarie che entreranno in vigore il 1° maggio 2007 sarà decisamente più facile accedere ai finanziamenti.
«È essenziale disporre di norme finanziarie all’altezza della vita di ogni giorno», ha affermato il Commissario Europeo per la Programmazione Finanziaria e il Bilancio, Dalia Grybauskaite. Le nuove norme sono state snellite per agevolare l’accesso ai fondi europei.
Si tratta di una buona notizia specialmente per le piccole imprese e le ONG, dal momento che le sovvenzioni fino a 25 000 euro richiederanno meno formalità burocratiche. Inoltre i ricercatori avranno ora la facoltà di richiedere fondi individuali per la ricerca.
Una maggiore trasparenza consentirà di garantire il buon uso del denaro pubblico. Per la prima volta tutti i beneficiari saranno resi noti: dal 2008 in poi quelli degli aiuti regionali e per la cooperazione allo sviluppo e dal 2009 in poi quelli delle sovvenzioni agricole. Una rete informativa che collega tutte le parti interessate aiuterà a prevenire i casi di frode e di corruzione.
I tre quarti del bilancio complessivo sono gestiti direttamente dagli Stati membri, che ora dovranno riferire più in dettaglio su come sono stati spesi i fondi messi a loro disposizione. Ciò a tutela degli interessi dei contribuenti europei e per garantire l’efficacia del sostegno offerto dall’UE.
I finanziamenti dell’UE si suddividono grosso modo in due categorie: le sovvenzioni per cofinanziare progetti specifici e gli appalti di servizi, opere o forniture, aggiudicati mediante gara.
Tutte le operazioni eseguite dalle istituzioni europee devono essere conformi alle disposizioni del regolamento finanziario applicabile al bilancio generale dell’UE. Le ultime norme intendono fornire soluzioni migliori, più semplici e pratiche per tutti coloro che gestiscono i fondi europei, garantendo al tempo stesso un efficace controllo della spesa.