Il Consiglio di Stato ha bocciato le circolari del Ministero del Lavoro, dell’INPS e dell’INAIL che obbligano i partecipanti agli appalti a presentare un Documento Unico per la Regolarità Contributiva (DURC) per ciascuna gara.
Il riferimento è all’ordinanza del CdS n. 1467/2013 e alle circolari del Ministero del lavoro n. 35 del 8 ottobre 2010, dell’INPS n. 145 del 17 novembre 2010 e dell’INAIL n. 7 del 5 febbraio 2008.
Il motivo è che le disposizioni che vincolano l’efficacia del DURC e la sua validità trimestrale alle specifiche gare d’appalto per le quali il certificato viene emesso vanno in contrasto con il principio di semplificazione dell’azione amministrativa e quindi non sono valide per la giustizia amministrativa.
«Non vi sono norme primarie che prescrivano che il DURC per la partecipazione alle gare d’appalto debba riferirsi alla specifica gara d’appalto, mentre disposizioni contenute in circolari, invocate dall’appellante, non appaiono rilevanti, non potendo essere considerate rilevanti le circolari che risultino contra legem», si legge nell’ordinanza della III sezione del CdS.