Dopo essere passato alla Camera, il decreto Bersani, del 31 gennaio 2007 n.7 sulle liberalizzazioni, è passato anche al Senato ed è diventato legge.
Il limite per la trasformazione in legge era fissato al 2 aprile, termine entro il quale il decreto sarebbe decaduto. La legge 2 aprile 2007 n. 40, entrata in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale n. 77 del 2 aprile, coinvolge non soltanto i consumatori, ma anche le imprese.
In particolare, al capo II gli articoli 9 e 10 riguardano le «misure urgenti per lo sviluppo imprenditoriale e la promozione della concorrenza».
L’articolo 9, relativo alla «comunicazione unica per la nascita dell’impresa», prevede, appunto, per l’imprenditore la possibilità di assolvere tutti gli adempimenti amministrativi previsti per l’iscrizione al registro delle imprese attraverso una comunicazione unica, da presentare per via telematica o su un supporto informatico. Successivamente il registro delle imprese rilascia la ricevuta che costituisce titolo per l’immediato avvio dell’attività imprenditoriale. La procedura si applica anche in caso di modifiche o cessazione dell’attività d’impresa.
L’articolo 10, invece, prevede delle «misure urgenti per la liberalizzazione di alcune attività economiche», volte a garantire la libertà di concorrenza secondo condizioni di pari opportunità sul territorio nazionale e il corretto funzionamento del mercato, per assicurare ai consumatori finali migliori condizioni di accessibilità all’acquisto di prodotti e servizi.
La legge appena approvata, quindi, dovrebbe consentire alle imprese di snellire il tempo impiegato per la gestione delle questioni burocratiche e regolare il mercato basato sulla concorrenza.