La posta elettronica certificata potrebbe diventare uno strumento amministrativo determinante per snellire i procedimenti di comunicazione formale tra cittadini, aziende ed enti pubblici. Disponibile ormai da tempo e obbligatoria per i professionisti, tuttavia fatica ancora a decollare.
Il Ministro Renato Brunetta non demorde: entro febbraio si concluderà la gara per la fornitura PEC ai cittadini, che potranno richiederla gratuitamente per dialogare con le pubbliche amministrazioni.
Resta da capire se le istituzioni sono pronte a rispondere alle esigenze di cittadini e imprese. I primi ad essere bacchettati sono stati gli Ordini professionali che, secondo la legge 2/2009 dovevano essere i primi a capire il mondo della posta elettronica certificata e ad agevolarne la diffusione tra i propri iscritti.
Tutti i professionisti iscritti ad albi ed elenchi istituiti con legge dello stato, secondo la norma, avrebbero dovuto dotarsi di casella PEC entro il 28 novembre 2009, comunicandola al proprio ordine di riferimento, che avrebbe dovuto mantenere una sorta di elenco dei professionisti.
I ritardi accumulati, tuttavia, evidenziano la mancanza di una adeguata “predisposizione” tecnica ancor prima che di cultura digitale in un Paese in cui si fatica anche solo per ottenere la banda larga…