IMU verso la riforma: i partiti fanno infatti leva sulla tassa più odiata del 2012 per attrarre voti alle prossime elezioni politiche 2013. Lo spirito riformatore riguarda le modalità di applicazione dell’imposta municipale introdotta dal Decreto Salva Italia, risultata iniqua nella distribuzione del carico e troppo gravosa nelle aliquote sia per le prime case sia per gli immobili diversi dalle prime abitazioni, rappresentando un salasso soprattutto per le PMI.
Senza considerare il calcolo dell’imposta, tutt’altro che semplice ed immediato. Insomma sull’IMU i margini di miglioramento sono tanti e ora ogni partito sta proponendo la propria versione di modifica.
=> Leggi i programmi di Monti, Berlusconi, Bersani sull’IMU
Pd
Il Pd punta a garantire una aliquota unica comunale al 4 per mille su tutti gli immobili (prime e seconde case), con contestuale avvio della Riforma del Catasto, gettito destinato interamente ai Comuni ed esenzioni di 500 euro sulla prima casa.
Per recuperare il gettito IMU “perduto” (2,8 miliardi di euro) si tasserebbero i patrimoni immobiliari delle fasce più abbienti. Dunque, all’IMU comunale si affiancherebbe una IMU statale (imposta statale personale immobiliare) esentando le prime case di valore inferiore a 1,5 milioni di euro e gli immobili destinati all’attività imprenditoriale. Verrebbero stabilite aliquote progressive, a partire dal 3 per mille sui patrimoni sotto i 300mila euro e sarebbe probabile una rimodulazione IRPEF che vada ad incidere maggiormente sui redditi più alti.
Pdl
Il Pdl punta ad eliminare l’IMU dalla prima casa, se non di lusso, recuperando il mancato gettito dalle tasse su tabacchi, alcolici e giochi (leggi la proposta di Berlusconi per abolire l’IMU).
Monti
Nonostante sia stato proprio il suo Governo ad introdurre l’IMU, Mario Monti sta ipotizzando delle modifiche che anche in questo caso puntano a ridurre l’onere sulla prima casa ma questa volta attingendo alle risorse risparmiate con la Spending Review (vai allo speciale IMU).
Monti non ha ancora definito una linea chiara per l’IMU, ma ha parlato di aumentare la quota destinata ai Comuni e le esenzioni per anziani e famiglie numerose, oltre alla possibilità di rivedere la disciplina sulle seconde case abitate dai figli con famiglia a carico.