Scade il primo luglio 2013 l’obbligo di dotarsi di indirizzo di Posta Elettronica Certificata (PEC) imposto alle ditte individuali, chiamate a dotarsi di questo strumento nato per agevolare le comunicazioni tra imprese, professionisti e Amministrazioni Pubbliche con la possibilità di fornire valore legale alle email così contraddistinte.
La norma è contenuta nell’articolo n. 5 commi 1 e 2 del Decreto Crescita (D.l. 179/2012, meglio noto come Decreto Sviluppo bis).
Ditte individuali => Scopri come assolvere all’obbligo PEC
Dunque, d’ora in poi, coloro che intendano aprire un’impresa individuale dovranno, in fase di iscrizione al Registro delle Imprese o all’Albo delle imprese artigiane, comunicare il proprio indirizzo PEC (pena la sospensione della domanda per 45 giorni).
Il DL 5/2012 ha disposto la sospensione della domanda di iscrizione al Registro Imprese per le società che non forniscono il proprio indirizzo PEC. Fino ad ora, invece, non era mai stata applicata nessuna sanzione amministrativa (che l’art. 2630 del C.c stabilisce da 206 a 2.065 euro) né alcun provvedimento verso le aziende inadempienti.
=>Approfondisci l’interpretazione normativa sulle sanzioni
Anche le aziende individuali già iscritte, se non soggette a procedure concorsuali, sono obbligate a dotarsi di PEC entro il 30 giugno 2013, ma cadendo questo di domenica il termine slitta al 1° luglio 2013.
Prima il vincolo, introdotto dal D.l. 185/2008, riguardava solo professionisti e società private e pubbliche, mentre le ditte individuali non erano state incluse nella dicitura di legge che rendeva obbligatorio dotarsi di un indirizzo PEC.
Ha preso inoltre il via l’elenco di tutti gli indirizzi PEC di imprese, professionisti e Amministrazioni Pubbliche istituito presso il Ministero per lo Sviluppo Economico e denominato INI-PEC.
=> Leggi i dettagli del Registro INI-PEC
Includere anche le imprese individuali nel vincolo di legge rappresenta una svolta per la PEC perché questo significa estendere l’utilizzo della Posta Elettronica Certificata praticamente a tutti i soggetti con attività d’impresa, esclusi i dipendenti e i privati cittadini.