Si torna a parlare di condono edilizio in Commissione Territorio e Ambiente del Senato, con la proposta di Nitto Palma (Pdl) che mira a impedire le demolizioni di immobili abusivi disposte dalla magistratura campana, dando attuazione alla sanatoria edilizia del 2003 mai applicata in Campania perché le relative leggi regionali sono state dichiarate illegittime dalla Corte Costituzionale.
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Al ddl Palma è possibile presentare emendamenti e ordini del giorno entro il 26 ottobre 2012: dopo, il testo torna all’esame della Commissione.
La proposta era partita inizialmente come emendamento al decreto legge n. 74 contenente misure urgenti per i territori colpiti dal sisma, sfruttando la norma contenuta nell’articolo 3, comma 6, che «consente ai soggetti interessati la ricostruzione e regolarizzazione degli immobili abusivi, ad eccezione soltanto di quelli totalmente abusivi già colpiti da ordinanza di demolizione.
La norma, inoltre, prescrive che la ricostruzione debba avvenire nel rispetto delle disposizioni vigenti in materia edilizia, di sicurezza e sismica, senza alcun richiamo ai vincoli paesaggistici», avevano spiegato i senatori propositori del condono edilizio.
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Per Ermete Realacci, responsabile Green Economy del Pd, la proposta di Nitto Palma rappresenta «un favore ad illegalità ed ecomafia». Realacci ha poi ricordato «che il rapporto Ecomafia 2012 di Legambiente stima in 25.800 gli abusi edilizi nel 2011».
Il settore dell’Edilizia, per essere rilanciato, ha bisogno esattamente del contrario: «serve un piano che punti sul recupero del patrimonio esistente, sul risparmio energetico, sulla sicurezza statica degli edifici e sulla bellezza».
La proposta Palma (ddl 3134) è ritenuta «irresponsabile» e «gravissima» dai Senatori del Pd Roberto Della Seta e Francesco Ferrante soprattutto in un momento in cui «le frane si moltiplicano, il conto dei disastri ambientali aumenta e i danni sanitari per il saccheggio del territorio diventano drammatici».
Secondo Ferrante, così com’è il disegno di legge sanerebbe anche opere abusive realizzate tra il 2003 e il 2012, visto che non è sempre possibile risalire alla effettiva data di costruzione.
Ancora più grave è «che a firmare una norma del genere sia un signore, Nitto Palma, che fino a pochi mesi fa era ministro della Giustizia», hanno incalzato i senatori, aggiungendo poi che daranno battaglia «in Senato con ogni mezzo regolamentare per impedire questo ennesimo scempio all’ambiente e al diritto e ci attendiamo un forte impegno anche del Governo».
Condono Edilizio nel Ddl Semplificazioni
Di condono edilizio si è parlato anche a margine del recente Ddl Semplificazioni bis approvato dal Governo, in cui si è paventato il rischio di una sanatoria edilizia mascherata, in virtù della abolizione del silenzio rifiuto per i permessi di costruzione in aree con vincoli ambientali, paesaggistici e culturali:
=> Vedi le possibilità di condono edilizio nel Ddl Semplificazioni
In realtà, il Governo ha chiarito le proprie ragioni spiegando perché il pericolo non sussiste con la nuova normativa:
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Finora, inoltre, il Governo si è dimostrato contrario alla strada del condono edilizio: di recente infatti è stato approvato un disegno di legge, messo a punto dal ministro delle Politiche agricole Mario Catania, per proteggere le zone agricole e i paesaggi che rappresentano una caratteristica peculiare del nostro Paese dalla cementificazione:
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Un Ddl che trova anche il favore del premier Mario Monti, il quale ha addirittura dichiarato che forse questa misura «andava inserita nel primo provvedimento, il decreto Salva Italia, perché ha molto a che vedere con la salvezza dell’Italia concreta».